Agcom: nuovi trend nelle comunicazioni
Negli anni Novanta “una telefonata salvava la vita” oggi servono anche una connessione fissa e una mobile per essere sempre online.
Riduzione delle linee fisse
Se nel 2015 il 90% degli accessi complessivi alla rete telefonica fissa era in rame, a settembre 2019 solo la metà delle connessioni è rimasta fedele a quella tecnologia.
L’Osservatorio sulle Comunicazioni prodotto dall’Agcom, il n.4 del 2019, rivela che a settembre 2019, rispetto all’anno precedente (settembre 2018), c’è stata una riduzione di 780 mila accessi diretti alla rete fissa. Contrazione che solo nel trimestre luglio – settembre 2019, rispetto a quello precedente, è stata di circa 190 mila unità.
Le nuove tecnologie di connessione
La ricerca dimostra che gli Italiani preferiscono la fibra. Negli ultimi 4 anni hanno optato per modalità di connessione più moderne e, qualitativamente migliori, rispetto al rame, come le tecnologie FTTC, FTTH e FWA. Gli abbonamenti Fiber to the cabinet sono cresciuti di 6,62 milioni di unità; quelli Fiber to the Home hanno superato l’1,1 milione di unità, e i Fixed Wireless Access hanno raggiunto 1,29 milioni di unità
Del resto, l’offerta di OTT e piattaforme streaming, per essere fruita al meglio, richiede la velocità prima di tutto. E questo spiega perché negli ultimi 4 anni le connessioni a una velocità inferiore a 10 Mega sono passate dal 70% al 21% e, nello stesso periodo, le linee broadband e ultra-broadband con velocità pari o maggiore a 30 Mega sono cresciute in maniera esponenziale, passando dal 6,7% al 53,1%.
Le connessioni mobili
L’Osservatorio Agcom registra, su base annua, un incremento delle sim di 0,5 milioni di unità dovuto alla diffusione delle “M2M”, aumentate di 3,3 milioni. Nello stesso tempo, c’è stata una riduzione delle sim “Human” («solo voce» e «voce + dati») di 2,7 milioni.
Operatori TLC: le classifiche
Leader del mercato, tanto per la linea fissa quanto per quella mobile, è rimasto Tim. Anche se nei due segmenti di mercato le classifiche sono differenti.
Per le connessioni fisse Tim è in cima alla “hit” con il 43,3% degli accessi broadband e ultra-broadband, seguito da Vodafone con il 16,3%, da Fastweb con il 15% e da Wind Tre con il 14,2%.
Mentre per il mobile la situazione è più articolata. Tim e Vodafone governano la classifica, rispettivamente con il 30% e il 28,8% del mercato, seguite da Wind Tre che raggiunge il 28,1% e da Iliad che copre il 4,4% del mercato.
Tuttavia, se si considerano solo le sim “Human” le posizioni cambiano e Wind Tre sale in cima alla classifica con il 30,7%, nonostante i 2,5 punti percentuali persi su base annua, mentre l’operatore francese raggiunge il 5,6% del mercato. Infine le offerte “low cost” di «Kena Mobile» e «ho.» hanno complessivamente superato i 2,6 milioni di linee.
Italiani sempre online
Gli Italiani sono sempre più connessi. Nel mese di settembre gli utenti unici hanno raggiunto quota 41,6 milioni, per un totale di circa 113 ore di navigazione ciascuno.
Ma come trascorrono il tempo in rete? Google è sicuramente la piattaforma a cui gli utenti sono più affezionati e, nonostante una lieve contrazione del 2,8% ha raggiunto circa 41 milioni di utenti, pari al 68% della popolazione, in un anno.
Parallelamente Amazon sta registrando una crescita costante, arrivando a conquistare ben il 52% della popolazione.
Infine, gli Italiani continuano ad essere appassionati frequentatori dei social network. Facebook, nonostante un piccolo calo, mantiene il primato con 35,5 milioni di utenti; seguito da Instagram che continua a crescere. Infatti, a settembre 2019, gli Instagrammer sono arrivati a 26,5 milioni, aumentando di 4,2 milioni rispetto all’anno precedente.
Anche Linkedin e Pinterest crescono di 3,2 milioni di utenti ciascuno rispetto a settembre 2018. Twitter ha dei ritmi positivi, ma più lenti, che lo hanno portato ad acquisire nell’ultimo anno 2,3 milioni di nuovi users.
I servizi di corriere espresso
Infine, l’impennata di acquisti online, che ha avuto i picchi più recenti con il “black Friday” e Natale, ha determinato la crescita del 2% nei ricavi del settore postale, grazie ai servizi di corriere espresso che sono cresciuti del 4,9% in un anno. I volumi di tali servizi sono aumentati del 6,4% con oltre 470 milioni di unità movimentate durante l’anno.
Ludovica Palmieri