Arriva il 5G, la rete che mette in comunicazione persone e cose.
di Federico Varacca
Riprendendo una metafora ciclistica citata dal Sottosegretario Giacomelli, “con le sperimentazioni nelle cinque città della tecnologia 5G abbiamo leggermente staccato il gruppo e siamo all’avanguardia”. Lo scorso lunedì 16 ottobre, è stato presentato al Museo del Tessuto di Prato il progetto di sperimentazione 5G per le città di Prato e l’Aquila realizzato dalle società Open Fiber e Wind Tre, che si sono aggiudicate, a settembre, il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Al momento le due società sono impegnate nell’ambito dell’innovazione, Open Fiber sta realizzando una rete interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home), in grado di raggiungere velocità elevatissime sia in download che in upload e di supportare tutte le potenzialità delle tecnologie che saranno sviluppate nei prossimi anni; dall’altra parte, Wind-3 concentrando sul più grande piano attualmente in corso di integrazione e ammodernamento di una rete radiomobile, che porterà alla realizzazione di una rete con oltre 21mila siti radio operanti con tecnologie 2G, 3G, 4G, 4.5G in tutto il territorio italiano.
La sperimentazione, che durerà fino al 31 dicembre 2021, vede impegnate entrambe le società e diversi attori territoriali (Imprese, Istituzioni, Università) nella realizzazione di una capillare presenza dei siti radio al fine di abilitare servizi ad elevata capacità e/o bassissima latenza, in grado di gestire un numero molto alto di dispositivi.
In occasione della presentazione del progetto, ha preso parte il top management di entrambe le società e i rappresentanti delle istituzioni locali (il Sindaco Biffoni e l’assesore Squittieri) e nazionali (sottosegretario Giacomelli).
Tommaso Pompei, amministratore delegato di Open Fiber, ha dichiarato: “L’evoluzione delle telecomunicazioni è un passaggio fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia di oggi, proprio come è avvenuto con la costruzione della rete autostradale negli anni Sessanta”, continuando: “La città di Prato inaugura il nostro modello di Città 5G: un ampio ecosistema aperto a cittadini, pubbliche amministrazioni, industria, università e centri di ricerca con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi e creare nuove opportunità di crescita. Per questo siamo orgogliosi di prendere parte a questa sperimentazione insieme a Wind Tre, ai numerosi partner e ai centri di eccellenza che partecipano al progetto”. Inoltre, secondo Tommaso Pompei, il 5G è un progetto tanto ambizioso quanto inclusivo e, a margine della presentazione di Prato, ha affermato che “tutti gli operatori non interessati a investire nelle frequenze potrebbero fare riferimento a Open Fiber che offrirebbe il servizio completo per le frequenze e l’infrastruttura”
Jeffrey Hedberg, ceo di Wind Tre, ha definito il 5G come “Una priorità per l’Europa e permetterà all’Italia, in particolare, di valorizzare competenze, persone, partnership e innovazione nel suo percorso di Digital Transformation” aggiungendo che “Il 5G non è solo velocità, ma è una tecnologia che crea un ecosistema per innovare e portare sul mercato applicazioni e soluzioni in ambiti diversi: telemedicina, education, smart home, smart cities e realtà aumentata.” Il ceo di Wind si è detto fiero di partecipare con l’azienda a questo progetto che coinvolge soggetti pubblici o privati.
A Prato erano presenti all’inaugurazione del progetto, anche il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, e Franco Bassanini, presidente del consiglio di amministrazione di Open Fiber, che, durante il suo intervento ha affermato: “Il 5G contribuisce al futuro del paese. […] le tecnologie creeranno nuove sicurezze e nuove opportunità per tutti.” Bassanini ha poi concluso considerando che il 5G porta “un messaggio di speranza che coinvolge molte imprese, realtà del mondo della ricerca, dell’università e della cultura per dare risposte a nuovi bisogni”.