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Con l’Intelligenza Artificiale anche Moda e Beauty diventano 4.0

20 Dicembre 2019

Introduzione

Specchio, Specchio, delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. In passato lo specchio magico era solo una favola, oggi si è trasformato in realtà. Infatti, grazie alle ultime innovazioni in termini di intelligenza artificiale anche lo specchio è diventato “smart”.

 width=In genere, quando si parla di Intelligenza Artificiale si tende a pensarne l’applicazione in ambiti come Fintech, Domotica, smart-mobility, e-payment, senza pensare che gli sbocchi di questa branca della tecnologia sono potenzialmente infiniti. In particolare, queste nuove tecnologie nel campo della moda e della bellezza si stanno rivelando estremamente vantaggiose, sia per lo sviluppo di nuovi prodotti sia per le strategie di vendita nell’e-commerce.

I grandi marchi di abbigliamento e make-up, oltre a cercare creativi, make-up artist e stilisti stanno reclutando Data Analyst ed esperti di Blockchain, architettura di rete su cui cominciano ad investire. width=

L’individualizzazione dell’esperienza

Lo sviluppo di internet ci sta gradualmente portando verso l’era della dis-intermediazione, in cui la tendenza dominante è quella di elaborare contenuti e vivere esperienze in maniera solitaria, in alcuni casi, addirittura, autoreferenziale. L’individuo acquista un’importanza sempre maggiore, al centro di una realtà virtuale di cui è facile diventare protagonisti. I social sono l’esempio paradigmatico di come sia possibile plasmare l’esistente grazie all’uso di filtri e applicazioni.

La rivoluzione nello shopping

 width=Tutto questo sta drasticamente cambiando anche l’esperienza dello shopping, soprattutto di quello online. A partire dal fatto che oggi il consumatore non è più un cliente anonimo, ma un utente “affezionato” di cui si conoscono gusti e preferenze grazie a tutti i Big Data forniti anche inconsapevolmente navigando sul web. Questo si traduce in un’attività di advertising declinata dai social network e dagli OTT su misura di ciascun profilo, per cui nessun prodotto o brand viene suggerito per caso.

Dunque, dal momento che il cliente cerca ormai anche presso le case di moda o le piattaforme di e-commerce specializzate un’esperienza formulata appositamente per lui, la parola d’ordine è personalizzazione.

L’AI come soluzione

L’intelligenza artificiale rappresenta il tassello fondamentale di questa trasformazione. Basti pensare che secondo uno studio effettuato da Gartner, l’industria dell’AI che nel 2029 ha registrato un fatturato di 1,9 trilioni di dollari nel 2022 toccherà un valore di 3,9 trilioni. Cifre stellari che trovano riscontro nel fatto che già oggi l’85 % dei clienti arriva a gestire le proprie relazioni con un’azienda senza bisogno di interagire con un essere umano. Chatbot e assistenti vocali stanno facendo miracoli, risolvendo i problemi degli utenti in modo pratico e veloce.

Leggi anche: Intelligenza Artificiale, più vicina che mai.

Ad ogni modo, l’Intelligenza Artificiale non rappresenta una marcia in più solo per l’e-commerce, anche gli store possono trarre width= benefici dalle nuove tecnologie. Se, lo smart mirror, nell’ e-commerce sarà fondamentale per limitare il numero di resi, cambi e rimborsi, dando ai clienti un’idea molto valida e concreta dell’effetto di un capo o di un paio di scarpe indossati; nello store reale lo smart mirror sarà fondamentale per offrire una consulenza personalizzata al cliente, fornendo anche una prova concreta del risultato finale. Ad esempio, sarà molto più semplice individuare il colore perfetto di fondotinta, oppure per scegliere il miglior taglio di capelli.

Intelligenza Artificiale, deep learning e macchinari smart rappresentano il futuro delle aziende anche nel campo della moda e della bellezza e lo conferma anche una ricerca svolta da Accenture, secondo cui, le aziende che passano dalla sperimentazione alla piena adozione dell’AI nelle proprie strategie, migliorano i risultati finanziari del 32%. L’AI dunque si presenta come un vero e proprio investimento sul futuro. E allora perché aspettare quando l’opportunità di crescita è già a disposizione?

Ludovica Palmieri

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