Cyber 4.0, un riflettore sulla sicurezza informatica per le imprese italiane
Quasi un quarto delle aziende italiane è stato bersagliato da attacchi informatici tra il 2022 e il 2023, un dato preoccupante che evidenzia la crescente vulnerabilità del tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Nel tentativo di contrastare questa minaccia sempre più diffusa, il Centro di competenza nazionale per la sicurezza informatica, conosciuto come Cyber 4.0, sta emergendo come un punto di riferimento cruciale per le piccole e medie imprese italiane.
L’importanza della Cybersecurity nell’organizzazione aziendale
Secondo le parole di Matteo Lucchetti, direttore di Cyber 4.0, oltre 800 aziende si sono rivolte al centro per progetti, servizi e corsi di formazione ad alta specializzazione, segnalando una crescente consapevolezza dell’importanza della cybersecurity nell’organizzazione aziendale. Lucchetti sottolinea che la cybersecurity non è più vista come un mero aspetto tecnologico, ma come un processo continuativo che richiede una revisione dell’organizzazione interna e un impegno costante.
Il Centro Cyber 4.0
Il Centro Cyber 4.0, soggetto attuatore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si concentra sull’informazione e la formazione come pilastri fondamentali per affrontare le minacce informatiche. Il suo Vademecum per le PMI pone l’accento sull’importanza di sviluppare una solida cultura della cybersicurezza all’interno delle aziende, coinvolgendo il personale e istituendo responsabili interni dedicati.
Lucchetti evidenzia un crescente interesse da parte delle imprese per servizi quali assessment tecnico e organizzativo, formazione, test prima degli investimenti e consulenza sull’innovazione. Ciò riflette un cambiamento significativo nell’approccio delle imprese alla sicurezza informatica, con una maggiore attenzione verso la protezione dei dati e delle informazioni sensibili e una volontà di rispondere prontamente a eventuali criticità.
” E’ necessaria la formazione”
Tuttavia, Lucchetti sottolinea che c’è ancora molto da fare per aumentare la consapevolezza del problema, non solo in Italia ma anche a livello europeo. Attualmente, mancano 300.000 profili nel campo della sicurezza informatica nell’Unione Europea, evidenziando la necessità di ulteriori investimenti nella formazione e nello sviluppo di nuove competenze.
Per affrontare questa sfida, Cyber 4.0 offre corsi di formazione cofinanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di mantenere e perfezionare le competenze necessarie in un settore caratterizzato da rapida evoluzione tecnologica. Tra i corsi offerti vi sono programmi di alfabetizzazione di base per le imprese di tutti i settori, aggiornamenti tecnici avanzati e piani di sensibilizzazione del personale.
Obiettivi e scenari futuri
L’obiettivo finale è coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese nell’adozione delle migliori pratiche di sicurezza informatica. Attualmente, solo il 15% delle aziende italiane ha organizzato corsi di formazione o eventi di sensibilizzazione sulla cybersicurezza per i propri dipendenti, una percentuale che indica la necessità di un maggiore impegno nel settore.
Nonostante le sfide, Lucchetti rimane ottimista, identificando tre fattori normativi attuali che potrebbero favorire una ripresa nell’ambito della cybersecurity: la direttiva NIS2 dell’Unione Europea, il Cyber Resilient Act e la legge sull’intelligenza artificiale. Questi sviluppi normativi offrono un quadro regolatorio più chiaro e incentivi per un miglioramento della sicurezza informatica a livello europeo. In un’epoca in cui la sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta per le imprese, Cyber 4.0 si conferma come un importante alleato nella protezione dei dati e delle informazioni sensibili, fornendo servizi di consulenza e formazione mirati per affrontare le sfide emergenti nel mondo digitale.
Fonti: https://www.ilsole24ore.com/art/cyber-40-difesa-piccole-e-medie-aziende-
Maria Abate