Fusione nucleare, soddisfazione senza illusioni

14 Dicembre 2022

Ci vorranno ancora parecchi anni prima che possa produrre elettricità

Il passo avanti nella fusione nucleare annunciato ieri dagli Usa è certamente importante, ma non deve generare eccessive speranze, confondendo i tempi lunghi dell’ industrializzazione delle scoperte scientifiche con i tempi rapidi della politica e dell’informazione.

Il fatto che al Livermore Lab californiano si sia prodotta per la prima volta una fusione nucleare che ha rilasciato il 50% in più di energia rispetto a quella utilizzata per innescarla, è certamente un passo avanti fondamentale in una sfida che va avanti da settant’anni e ne richiederà almeno un’altra ventina per arrivare a produrre elettricità su larga scala, in grado di illuminare le nostre case.

“Stiamo lavorando per i nostri figli” ha detto il fisico Pietro Barabaschi che lavora a Iter, il grande reattore sperimentale a fusione in costruzione a Caradache, sud della Francia, frutto della cooperazione tra Usa, Ue, Russia, Giappone e Corea del Sud, varato nel 1985 nell’incontro tra Reagan e Gorbaciov, che dovrebbe cominciare a funzionare nel 2035.

“Ci vorranno vent’anni almeno – ha detto il professor Guido Tonelli, uno dei padri dell’esperimento che ha rivelato il bosone di Higgs – Non userei toni trionfalistici, perché la fusione è molto complicata”.

La giusta soddisfazione per un progresso scientifico sicuramente decisivo, non deve dunque illuderci di avere presto a disposizione una nuova fonte di energia abbondante e pulita, che replica sulla terra i processi di fusione del sole e delle stelle e ha come materia prima l’idrogeno che si ricava dall’acqua.

Nei giorni scorsi, per esempio, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha detto di essere pronto ad ospitare una centrale nucleare di nuova generazione nella sua regione.

Se pensava a una centrale a fusione, si metta il cuore in pace: il sole delle Alpi, antico simbolo celtico, resterà per molto tempo solo un’icona leghista e non è prevedibile che possa produrre energia ancora per diverse legislature.

Paolo Mazzanti

Condividi questo articolo:
Open Gate Italia Srl | Via di Villa Belardi, 24 00154 Rome | VAT IT09992661000 | REA RM-1202504 | authorized capital 111.111,00€
Developed by Thinknow