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G7, ICT / Industria. Linee guida per aprire la strada al digitale: la Multistakeholder Conference

2 Ottobre 2017

Istituzioni, industrie e mondo accademico, questi i principali interlocutori al G7 ICT / Industria, alla Reggia di Venaria Reale, Torino, lunedì 25 settembre. La rivoluzione digitale è già in corso e la necessità del confronto su tematiche come intelligenza artificiale, big data, cyber security e standard si fa sempre più stringente e necessaria. Del resto, i cambiamenti non possono compiersi pienamente senza la cooperazione tra soggetti e forze diverse. Dunque spazio al dialogo per tracciare delle linee guida di un dibattito che, sicuramente, si protrarrà negli anni a venire.

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Tanti gli argomenti affrontati, la prima sessione è stata dedicata a PMI e trasformazione digitale. Per evidenziare la necessità dell’attuazione di politiche a sostegno delle piccole e medie imprese al fine di trasferire il flusso di competenze tecnologiche dalle università alle aziende, sia in termini di nuove tecnologie, sia di formazione di personale specializzato. Il tema della seconda sessione sono stati i Big Data, o per dirla in altre parole la “Datafication”, ovvero la libera circolazione di una mole di dati virtuali sempre più grande. La digitalizzazione di beni e servizi ha determinato un aumento esponenziale del flusso di informazioni condivise nel cyberspazio da governi, imprese e cittadini. La crescita dei dati, ovviamente, deve andare di pari passo alle capacità di raccolta, elaborazione e analisi degli stessi, nonché all’aggiornamento delle politiche sulla privacy per assicurare sempre un uso controllato delle informazioni acquisite.

La terza sessione è stata dedicata alla sicurezza del cyber-spazio per le aziende. La crescita nell’uso di tecnologie ICT implica la maggior esposizione al rischio di cyber incidenti, anche molto gravi. La sicurezza digitale è un tema sfaccettato e complesso, su cui vi è ancora molta strada da fare, sia da parte delle singole aziende, sia da parte dei governi; tanti i nodi cruciali, dagli standard di sicurezza da definire, allo sviluppo di un quadro normativo di riferimento, per arrivare alla diffusione su larga scala della cyber-security tra diversi soggetti, conseguibile attraverso il raggiungimento di una maggiore sostenibilità economica.

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale, infine, è stato l’argomento dell’ultima sessione. In una società sempre più digitale, è innegabile quanto lo sviluppo dell’A.I. potrebbe migliorare non solo la vita dei singoli individui, ma contribuire a risolvere problematiche di carattere molto più ampio. Nei prossimi dieci anni, dunque, assisteremo ad una trasformazione endemica di alcuni settori industriali, alla risoluzione di problematiche globali legate all’ambiente, la salute, l’inquinamento e l’urbanizzazione, ma vedremo anche il sorgere di molte questioni legate alle modalità di gestione da parte dei governi di tutti questi cambiamenti tecnologici. Dunque è opportuno arrivare preparati a questo cambiamento sviluppando, sin da adesso, una consapevolezza riguardo tutti i benefici e le questioni legate alla diffusione dell’Intelligenza Artificiale.
Il confronto, al quale abbiamo avuto l’opportunità di partecipare, tra soggetti diversi è fondamentale per creare tutte le condizioni necessarie al cambiamento. Tra gli altri, sono intervenuti Antonello Giacomelli, Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico, Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale e Andrew Wyckoff, direttore Scienze, tecnologia e innovazione dell’OECD. In conclusione, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, ha rimarcato che le istituzioni devono impegnarsi quanto più possibile a rafforzare il rapporto tra lavoro e innovazione per assicurare alle aziende il più ampio margine di sviluppo possibile.

Ludovica Palmieri

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