Indagine conoscitiva della Camera in merito alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big-data. PILLOLA_OGI_#27_L’AUDIZIONE di Fondazione ISI – Istituto per l’interscambio scientifico.
PILLOLA_OGI_#27_L’AUDIZIONE di di Fondazione ISI – Istituto per l’interscambio scientifico.
Relazione della Fondazione ISI – Istituto per l’interscambio scientifico.
Relatore: professor Mario Rasetti, presidente della Fondazione ISI
Big Data e tempo di raddoppio
L’intervento del Prof. Rasetti è stato focalizzato sulla gestione dei Big Data, a partire dalla definizione stessa del termine. Il termine “big” infatti si lega alla quantità di dati a disposizione, che è aumentata enormemente rispetto al passato e che tenderà a crescere ulteriormente con le nuove tecnologie legate al 5G. Basti pensare al “tempo di raddoppio” della mole di dati scambiati nel mondo, ovvero la quantità di tempo necessaria per produrre oggi una quantità di dati pari a quella prodotta in tutta la storia dell’umanità fino al momento presente.
Nel 2018 il tempo di raddoppio era un anno. In soli 365 giorni l’ammontare di dati prodotto è stato l’equivalente di tutti i dati generati fino al 2017. E la situazione è destinata a cambiare ulteriormente nel breve periodo. Si calcola che, entro i prossimi cinque anni, con l’IoT – internet delle cose – ci saranno in rete, oltre agli umani, circa 150 miliardi di dispositivi in grado di produrre e scambiare dati tra loro e con gli utenti. A quel punto il tempo di raddoppio arriverà a dodici ore. Ovvero, basterà mezza giornata per produrre una quantità di dati pari a quella prodotta in tutta la storia dell’umanità.
Intelligenza Artificiale
Il tema dell’Intelligenza Artificiale va di pari passo con quello dei Big Data, dal momento che l’AI è lo strumento privilegiato per ottenere il massimo rendimento attraverso un tre passaggi.
- Ricerca e analisi dei dati per l’estrazione dei pattern di informazione. Valutazione dell’eventuale presenza di informazioni codificate.
- Passaggio dall’informazione alla conoscenza, intesa come informazione correlata e strutturata.
- Elaborazione di una rappresentazione fedele del sistema a cui i dati si riferiscono per costruire modelli e sviluppare algoritmi predittivi.
Ciò che comunemente viene definita come Intelligenza Artificiale non è altro che l’insieme degli strumenti e dei sistemi adoperati per eseguire in modo più veloce e privo di errori operazioni di routine.
Analfabeti digitali
Dopo una digressione sul tema del riscaldamento globale e sulla limitatezza delle risorse mondiali il prof. Rasetti si è concentrato sul problema etico degli analfabeti digitali. Secondo le stime, su 6 miliardi di utenti nel mondo, almeno 1,3 miliardi possono considerarsi “analfabeti digitali”.
È certo che internet “non li lascerà indietro”, elaborando un sistema per interagire anche con loro. Secondo gli «utopians», in futuro anche gli analfabeti digitali potranno accedere ad internet, e a tutto lo scibile ivi contenuto, grazie all’Intelligenza Artificiale. La visione è quella di una società in cui tutti avranno le stesse opportunità di conoscenza. Dall’altra parte, la visione è più drammatica perché implica l’omologazione, da parte di internet, di tutti gli utenti in passivi consumatori. In più, se considerato che nel web sta dilagando un linguaggio pornografico, che colpisce a tutti, senza distinzione di genere e di età, è necessario un tempestivo intervento normativo che blocchi queste dinamiche perverse.
Connettività
Sul tema della connettività il Prof. Rasetti ha lanciato due ulteriori spunti di riflessione, sulla base del fatto che se ne possono individuare più livelli
I Cluster
Il primo livello è quello costituito dai cluster, gruppi di utenti che si sviluppano spontaneamente sulla base di interessi e abitudini condivisi. Tutti i membri sono interconnessi la comunicazione si propaga in modo molto rapido. Tuttavia, dato che tratta di gruppi chiusi, i cluster tendono a diventare autoreferenziali, inducendo la quasi totale mancanza di senso critico.
Il secondo livello è dato dalla comunicazione tra cluster che, in quanto gruppi distinti e separati, risulta più lenta, difficile e problematica.
Gli effetti collaterali della connettività.
Una delle funzioni di Internet è quella di aumentare a dismisura la connettività, che paradossalmente può rivelarsi generatrice di solitudini. Il numero di «amici» può essere considerato un indicatore di successo ma certamente non misura la qualità dei rapporti di un individuo che può essere “solo” nonostante gli innumerevoli contatti.
Intelligenza Artificiale e occupazione
Secondo il professore la questione occupazionale è un altro tema complesso. Perché, sebbene in futuro l’AI aumenterà considerevolmente la qualità della vita, è innegabile che questa fase transitoria penalizza la fascia di lavoratori tra i tra i 55 anni e l’età della pensione, che non hanno avuto una formazione sul digitale.
AI vs Intelligenza Umana
Un ulteriore capitolo dell’intervento del Prof. Rasetti è stato focalizzato sull’intelligenza umana. A partire dall’anatomia del cervello il professore ha dimostrato come non bisogna temere l’Intelligenza Artificiale perché l’essere umano, grazie alla potenza della sua mente è e sarà in grado di controllarla e regolamentarla. Nessuna macchina sarà mai in grado di eguagliare e tantomeno superare l’intelligenza umana.
5G
A proposito di 5G, il Prof. Rasetti ha previsto un’esplosione di industrie verticalizzate. Ad esempio, un settore che avrà un impatto positivo sulla qualità della vita è quello della «medicina di precisione». Grazie a tutte le informazioni ricavate dagli esami microscopici, la storia clinica, lo stile di vita del paziente, sarà possibile tracciarne il profilo sanitario digitale completo. Inoltre, grazie agli strumenti di AI sarà possibile mettere in correlazione migliaia di casi per elaborare delle diagnosi che, confrontate con il profilo sanitario del paziente e i sintomi presentati consentono di formulare degli scenari diagnostici verosimili. Con queste premesse, per i medici di base sarà molto più facile fornire le terapie più appropriate.
Conclusioni
In conclusione, in risposta ad alcune domande dei membri della Commissione, il Prof. Rasetti ha sottolineato che gli investimenti più urgenti da fare sono nel campo della formazione digitale.
Gaetano Pellegrino