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Indagine conoscitiva della Camera in merito alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big-data. PILLOLA_OGI_#4_L’AUDIZIONE DI FASTWEB

25 Marzo 2019

Introduzione

Come per le altre “pillole” sulle audizioni, anche in questo articolo ci concentriamo sulla segnalazione di eventuali ostacoli o fattori acceleranti lo sviluppo del 5G che i rappresentanti delle Aziende hanno illustrato ai membri della Commissione. Segnaliamo anche alcune osservazioni che i Membri della IX Commissione hanno sollevato nel corso delle audizioni e le relative risposte.

Pillola OGI_#4_ FASTWEB
L’AUDIZIONE DI FASTWEB

L’approccio di Fastweb alla rete 5G ha suscitato diverse domande da parte della Commissione.
Secondo Fastweb il 5G, che in futuro diventerà l’unica tecnologia di connessione, è l’estensione verticale della fibra, a metà strada tra fisso e mobile. L’Operatore ha sottolineato che con il 5G si supereranno le difficoltà ingegneristiche, soprattutto quelle legate alla messa in opera degli ultimi 250 metri di fibra (FTTH). Infatti, il 5G è una rete mobile dotata di una tecnologia performante, caratterizzata da una modalità di connessione più semplice con tempi e costi di realizzazione dimezzati rispetto alla posa della fibra.

Infrastrutture

Da vent’anni Fastweb investe nella realizzazione di infrastrutture tlc più del 30% del fatturato. Con le frequenze concesse dal MISE, si sta impegnando nella sperimentazione 5G di Bari e Matera, con un focus sul concetto di verticalizzazione della rete. L’Operatore ritiene lungimirante l’approccio del Governo che ha allocato dei fondi per l’implementazione della copertura WI-FI nei Comuni e per lo sviluppo di nuove tecnologie abilitanti, quali blockchain, big data e IoT. Maggiori investimenti pubblici nelle reti, infatti, rappresentano per il 5G un fattore propulsivo.

Semplificazione ed aggiornamento del sistema dei permessi

Fastweb ha fatto presente alla IX Commissione la necessità di provvedere alla semplificazione ed aggiornamento del sistema dei permessi. Per velocizzare i processi di autorizzazione in relazione alla tutela della salute, del patrimonio artistico e delle norme in fase di elaborazione. Il roll out della rete consentirà all’Italia di colmare il gap che la separa dal resto d’Europa. A tal proposito, Fastweb ha suggerito di introdurre un iter semplificato che permetta, a determinate condizioni, l’installazione delle Small Cell in regime di autorizzazione generale e di incentivare, attraverso apposite misure, la collaborazione da parte delle aziende municipalizzate.

Limiti dell’elettromagnetismo

Altro tema fondamentale è legato ai limiti dell’elettromagnetismo. Secondo l’Operatore sarebbe necessario adeguare i parametri italiani a quelli europei, nel rispetto della salute e della legislazione. La revisione di tali limiti, infatti, è condizione indispensabile per la rapida realizzazione delle reti di nuova generazione e per evitare che l’Italia vanifichi gli sforzi realizzati sin qui per creare un contesto vantaggioso e competitivo per tutti i settori produttivi del Paese.

DOMANDE E OSSERVAZIONI DA PARTE DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE:

L’intervento di Alessandro Calcagno, amministratore delegato Fastweb, ha sollevato molte domande.

Fixed Wireless Access

Sul tema del FWA (Fixed Wireless Access) la Commissione ha chiesto se si possa considerare una tecnologia sostitutiva della fibra; oppure se Fastweb ritenga opportuno adottarla solo nelle aree rurali, dove l’uso della fibra presenta maggiori difficoltà.
Secondo l’Operatore l’uso del FWA rappresenta una grandissima opportunità nelle «aree bianche»; dove la realizzazione del roll out di fibra fino all’edificio finale spesso presenta delle complessità realizzative enormi. Invece, nelle città, dove Fastweb ha investito più di 9 miliardi per la fibra fino all’edificio, l’FWA rappresenterebbe l’ottima integrazione tra indoor e outdoor.

Limiti dell’elettromagnetismo

Sempre in relazione al FWA, la Commissione ha voluto sapere se le soluzioni proposte da Fastweb siano realizzabili con gli attuali limiti emissivi; se le frequenze acquisite verranno utilizzate esclusivamente per la tecnologia FWA o anche per lo sviluppo di un’infrastruttura per la rete mobile, dato che Fastweb opera nel mercato mobile come operatore virtuale.
Fastweb ha ribadito la necessità di adeguare i limiti di emissione elettromagnetici italiani a quelli Europei; anche attraverso la determinazione di un parametro intermedio che, nel rispetto della salute dei cittadini, garantisca un’accelerazione nello sviluppo del 5G. Tenendo presente che in altri Paesi il limite è 10 volte superiore a quello italiano.
Per quanto riguarda la rete mobile, l’obiettivo dell’Operatore è quello di dotarsi di una propria infrastruttura. Infatti, dopo essersi dotato delle frequenze adesso è in fase di progettazione del roll out.

Partner tecnologici

La Commissione ha chiesto a Fastweb di chiarire la sua posizione nei confronti di ZTE e Huawei, agli onori della cronaca per questioni di sicurezza.
L’operatore ha risposto che, pur collaborando con ZTE, Huawei ed Ericsson, per prevenire eventuali problematiche lavora con una pluralità di fornitori.

Frequenze a 700 Mhz

La Commissione ha domandato come mai Fastweb non abbia manifestato alcun interesse per le frequenze a 700 Mhz.
L’Operatore ha specificato che le frequenze a 3.5 GHz, naturalmente associate al 5G, sono quelle maggiormente utilizzate nelle sperimentazioni. Si tratta di frequenze molto utili nelle città per integrare indoor e outdoor. Invece, le frequenze a 26 GHz pur avendo una copertura inferiore, hanno una maggiore capacità di banda. La sua strategia è quella di dotarsi di due tipi di frequenze: una che favorisca la copertura e una che consenta la tecnologia punto-punto.

Wholesale only

Infine, la Commissione ha voluto conoscere il parere di Fastweb circa la possibile fusione Open Fiber-TIM, nella direzione di una rete unica wholesale only.
Fastweb crede nella competizione infrastrutturale, come spinta ad innovare e a implementare la qualità dei servizi, e lo ha dimostrato con i 9 miliardi investiti nella duplicazione della rete. Del resto, l’obiettivo dell’Operatore è quello di dotarsi di una propria rete indipendente, per conquistare la totale libertà nella modulazione di prezzi e offerte. La sua mission è sempre stata quella di garantire ai clienti la massima innovazione al miglior rapporto qualità prezzo; dipendere da un prezzo di riferimento del mercato costituirebbe un forte vincolo. Per questo, secondo Fastweb, il progetto di Open Fiber che andrebbe a triplicare la rete, almeno nelle aree nere, è un’opportunità. Avere più reti, non è una duplicazione, ma una garanzia di investimento. Negli ultimi vent’anni, una rete è già stata duplicata da Fastweb; mentre, nel settore della telefonia mobile, la rete è stata quadruplicata.

In futuro, anche nel 5G avere una pluralità di reti garantirà un aumento della qualità dei servizi. Ad ogni modo, se Open Fiber e TIM vogliono mettere a fattor comune i loro progetti di investimento, non c’è  nessun problema. L’importante è che la competizione venga preservata; che non si creino storture di mercato che possano danneggiare operatori privati, come Fastweb, che hanno voglia di investire e di creare innovazione.

Gaetano Pellegrino
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