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Intelligenza artificiale: Europa e Corea del Sud pionieri nella regolamentazione e innovazione

23 Maggio 2024

L’Unione Europea e la Corea del Sud stanno facendo passi significativi verso la regolamentazione e la gestione dell’intelligenza artificiale (IA), con iniziative chiave che mirano a bilanciare innovazione e sicurezza. Mentre l’UE ha approvato recentemente un ambizioso regolamento, diverse società internazionali si sono impegnate a garantire trasparenza e sicurezza nei loro sviluppi tecnologici durante una conferenza a Seoul.

L’approvazione del regolamento sull’IA in Europa

A Bruxelles, il Consiglio dell’Unione Europea ha dato l’approvazione finale al regolamento sull’intelligenza artificiale, una normativa pionieristica che entrerà in vigore nel 2026. Il nuovo regolamento, già approvato dal Parlamento europeo a marzo, adotta un approccio basato sul rischio, imponendo vincoli proporzionati ai pericoli che i vari sistemi di IA rappresentano per la società.

I sistemi a basso rischio saranno soggetti a requisiti di trasparenza minimi, mentre quelli ad alto rischio, come quelli utilizzati in infrastrutture critiche, istruzione, risorse umane e forze dell’ordine, dovranno soddisfare requisiti molto più stringenti. Il regolamento bandisce inoltre l’uso dell’IA per la manipolazione cognitiva del comportamento e il social scoring, vietando anche la polizia predittiva basata sulla profilazione e l’uso di dati biometrici per classificare le persone in base a categorie sensibili.

La conferenza internazionale di Seoul

Parallelamente, a Seoul si è tenuto un summit internazionale dedicato all’intelligenza artificiale, dove sedici aziende leader del settore, tra cui Google, Meta, Microsoft, OpenAI, Zhipu.ai (sostenuta dalla cinese Alibaba), Tencent, Meituan, Xiaomi, Amazon, IBM e Samsung Electronics, si sono impegnate a migliorare la sicurezza e la trasparenza delle loro tecnologie. Le imprese hanno promesso di rendere pubblico il modo in cui valutano la sicurezza delle loro invenzioni e di stabilire limiti di rischio considerati “intollerabili.

Durante il summit, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio sottolineando che

“l’intelligenza artificiale è destinata a incidere sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perché può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo”.

Meloni ha evidenziato che la storia ha dimostrato come la competizione per il vantaggio tecnologico possa generare tensioni, se non conflitti, rendendo cruciale la creazione di meccanismi di governance globali che rispettino le diverse realtà nazionali.

L’incontro di Seoul, supportato dal G7, dall’UE, da Singapore, dall’Australia e dalla Corea del Sud, ha rappresentato un’importante opportunità per i governi e le aziende di discutere sfide, rischi e opportunità legati all’intelligenza artificiale. L’incontro ha proseguito il lavoro iniziato a Bletchley Park, mirando a creare una risposta globale coerente ai rischi posti dai sistemi avanzati di IA.

Tra i partecipanti figuravano personalità di spicco come Elon Musk di Tesla, l’ex CEO di Google Eric Schmidt, e il presidente di Samsung Electronics Jay Lee. Le aziende coinvolte hanno promesso di pubblicare quadri di sicurezza per la misurazione dei rischi e di garantire meccanismi di gestione trasparenti. Beth Barnes, fondatrice di Metr, una no-profit che lavora sulle tecnologie di frontiera, ha sottolineato l’importanza di raggiungere un accordo internazionale sulle “linee rosse” per evitare che lo sviluppo dell’IA diventi pericoloso per la sicurezza pubblica.

Le sfide e le prospettive future

Secondo Giorgos Verdi, analista dello European Council on Foreign Relations, esistono differenze sostanziali tra l’approccio dell’UE e quello di Stati Uniti e Regno Unito.

“Mentre Stati Uniti e Regno Unito si concentrano sulla sicurezza dell’IA, l’Unione Europea appare più preoccupata dai rischi per i diritti umani. La UE ritiene che il processo iniziato a Bletchley Park sia solo uno dei tasselli della governance globale. Alla luce di queste diverse visioni, progressi sostanziali verso un approccio coordinato saranno difficili”.

Verdi sottolinea che, nonostante queste divergenze, il processo avviato a Bletchley Park lo scorso anno rappresenta un tassello fondamentale nella governance globale dell’IA.

L’adozione del regolamento europeo rappresenta una svolta cruciale nella regolamentazione globale dell’intelligenza artificiale. Mathieu Michel, segretario di Stato belga per la digitalizzazione, ha affermato che questa legge evidenzia l’importanza della fiducia, della trasparenza e della responsabilità nello sviluppo delle nuove tecnologie, assicurando al contempo un contesto in cui l’innovazione possa prosperare.

Conclusione

Mentre il mondo si avvicina a un’era in cui l’intelligenza artificiale sarà sempre più integrata nella vita quotidiana, l’importanza di un approccio regolamentare globale e collaborativo non può essere sottovalutata. La cooperazione internazionale e l’adozione di standard condivisi sono essenziali per affrontare le sfide globali poste dall’IA. Con questi sviluppi, siamo sulla strada giusta per un utilizzo che sia vantaggioso per tutti, consentendo un progresso tecnologico che rispetta i valori fondamentali della società.

Fonti

Il Sole 24 ORE, Via libera definitivo all’AI Act, è la prima legge al mondo – Il Sole 24 ORE
Formiche, Seul riunisce il mondo dell’AI. Ecco cosa si è detto al Summit – Formiche.net
Iusletter, Intelligenza artificiale, ok finale alle regole Ue – Iusletter

Maria Abate

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