La rivoluzione del cibo stampato in 3D: un’alternativa alimentare già disponibile
Il cibo stampato in 3D rappresenta una realtà tangibile che sta guadagnando sempre più terreno tra chef, pasticceri e nell’industria alimentare. Questa tecnologia sfrutta stampanti tridimensionali appositamente progettate per impiegare materiali commestibili, stratificando tali materiali per creare oggetti alimentari a partire da modelli computerizzati. Il processo inizia con la creazione di un modello digitale, che viene poi suddiviso in strati orizzontali e inviato alla stampante insieme alle istruzioni per la creazione di ciascun strato. Gli “inchiostri” utilizzati devono essere preparati con materiali commestibili adatti, consentendo alla stampante di creare un’alimentazione tridimensionale solida.
Una vasta gamma di materie prime può essere utilizzata nelle stampanti alimentari 3D, ma è necessario che gli ingredienti siano adatti per la creazione degli “inchiostri”. Questo processo ha trovato applicazioni ludiche, come la produzione di dolci e decorazioni, ma ha dimostrato anche un potenziale più ampio, ad esempio nella personalizzazione dei cibi per adattarli alle esigenze individuali dei consumatori e ridurre gli sprechi alimentari.
La crescente diffusione del cibo stampato in 3D è motivata dalla ricerca di soluzioni sostenibili per affrontare le sfide alimentari future, date le previsioni sulla crescita della popolazione mondiale e la pressione sull’ambiente e sulle risorse naturali. Questa tecnologia potrebbe democratizzare l’accesso a nuove esperienze culinarie, ridurre gli sprechi alimentari e offrire opportunità per l’utilizzo di materie prime alternative e sostenibili.
Le possibili applicazioni future includono la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale utilizzando stampanti 3D domestiche e l’utilizzo di cellule vegetali coltivate in laboratorio per produrre biomassa alimentare senza sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Questo approccio potrebbe spostare la produzione alimentare dai campi al laboratorio, offrendo vantaggi come una maggiore resilienza alle condizioni climatiche mutevoli e una minore dipendenza dalle risorse naturali. ENEA sta conducendo ricerche su questo fronte per promuovere una produzione alimentare sostenibile e responsabile.
Ludovica Borzise