Regolamento UE sul metano: le ONG manifestano preoccupazione per gli emendamenti presentati

8 Maggio 2023

Le organizzazioni ambientaliste europee tra cui Climate Action Network (CAN) Europe, Instrat Foundation, 2Celsius, Agenzia investigativa ambientale, Environmental Defense Fund Europe, Food & Water Action Europe (FWAE), Clean Air Task Force (CATF), Deutsche Umwelthilfe (DUH) e Ember, hanno recentemente sollevato la questione del regolamento sul metano presso il Parlamento europeo, chiedendo il sostegno dei membri per questa importante misura legislativa. L’obiettivo del regolamento è combattere il riscaldamento globale e garantire la sicurezza energetica riducendo le emissioni di metano nel settore energetico. Tuttavia, l’emergere di alcuni emendamenti controversi ha suscitato preoccupazione tra le ONG, che temono un indebolimento delle disposizioni concordate inizialmente.

Impatto del metano sul cambiamento climatico

Il metano è un potente gas serra, con un impatto sul cambiamento climatico oltre 80 volte superiore a quello dell’anidride carbonica nell’arco di 20 anni. Pertanto, la mitigazione delle emissioni di metano è cruciale per prevenire effetti climatici irreversibili. Ridurre queste emissioni non solo aiuterebbe a combattere il cambiamento climatico, ma offrirebbe anche benefici economici alle imprese e ai cittadini europei.

L’ importanza della sicurezza energetica

In un momento di crisi energetica e climatica, garantire la sicurezza energetica diventa di fondamentale importanza. Secondo il Methane Tracker dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), circa l’80% delle opzioni per ridurre le emissioni di metano nell’industria petrolifera e del gas potrebbe essere attuato senza costi netti. Il regolamento sul metano mira proprio a garantire una maggiore sicurezza energetica per l’Europa, riducendo le perdite di metano e sfruttando al massimo le opportunità di risparmio energetico.

La relazione congiunta sul regolamento sul metano

La relazione congiunta sul regolamento sul metano, elaborata dalle commissioni ENVI e ITRE del Parlamento europeo, ha raggiunto importanti compromessi sulle misure più efficaci per ridurre le emissioni di metano all’interno dell’Unione europea. Inoltre, la relazione stabilisce norme cruciali per l’energia importata, contribuendo così a rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa. La relazione ha ricevuto un forte sostegno trasversale nelle commissioni, con un ampio margine di voti favorevoli e il supporto di diversi gruppi politici.

Emendamenti controversi e le loro implicazioni

Tuttavia, alcuni emendamenti (268-280) presentati in plenaria hanno sollevato serie preoccupazioni. Questi potrebbero mettere a rischio gli accordi precedentemente raggiunti nelle commissioni ENVI e ITRE, compromettendo il campo di applicazione del regolamento stesso. Inoltre, alcuni emendamenti sembrano favorire interessi economici a breve termine a scapito della sostenibilità a lungo termine, minando gli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici, tutelare l’ambiente e salvaguardare la salute pubblica

  • Emendamento 269 (articolo 13): Potrebbe esonerare le imprese dalle nuove norme sul metano fin dall’inizio, permettendo loro di evitare l’obbligo di rilevare e riparare le perdite e di gestire l’emissione di metano. Alcune grandi aziende affermano di soddisfare uno standard di intensità di metano non supportato dagli standard concordati e sarebbero quindi esentate da nuove regole.
  • Emendamento 270 (articolo 14): Ridurrebbe la frequenza delle ispezioni per il rilevamento e la riparazione delle perdite. Ciò comporterebbe un ritardo rispetto agli standard internazionali e potrebbe ridurre l’efficacia delle misure per evitare le emissioni di metano.
  • Emendamento 271 (articolo 14): Raddoppierebbe il periodo tra le ispezioni per il rilevamento delle perdite se la percentuale di componenti che perdono è inferiore al 2,0%. Questo potrebbe consentire a grandi quantità di emissioni di continuare senza essere controllate.
  • Emendamento 271 (articolo 14): Creerebbe un incentivo per le aziende a non trovare fughe riducendo il numero di ispezioni quando le fughe non sono state rilevate per un po’ di tempo, nonostante la necessità di ispezioni frequenti per evitare le emissioni di metano.
  • Emendamento 278-280 (articolo 27): Indebolisce le nuove norme sugli obblighi di comunicazione delle importazioni, permettendo agli importatori di essere esentati dalle sanzioni mostrando che hanno fatto “sforzi ragionevoli” per reperire le informazioni. Questo indebolisce la capacità dell’UE di affrontare le emissioni di metano associate al consumo e compromette la sicurezza energetica europea.

L’importanza di basarsi sulla scienza e di considerare le conseguenze a lungo termine

Nel processo decisionale riguardante il regolamento sul metano, è fondamentale che le decisioni siano basate sulla scienza e che siano coerenti con gli obiettivi di sostenibilità. Gli emendamenti proposti in plenaria richiedono un’attenta valutazione dei loro impatti e delle conseguenze a lungo termine prima di prendere una decisione definitiva in merito. La sostenibilità e la tutela dell’ambiente devono rimanere priorità assolute nella formulazione delle politiche e delle norme.

Trasparenza e equità nel processo decisionale

Le organizzazioni ambientaliste sollevano anche preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’equità nel processo decisionale. I timori riguardano possibili influenze indebite sulle politiche ambientali e la protezione degli interessi pubblici. È importante garantire che il processo decisionale sia trasparente e che tutte le parti interessate abbiano la possibilità di esprimere le proprie opinioni in modo equo.

Compromesso e lavoro svolto finora

I negoziati nelle commissioni ENVI e ITRE hanno richiesto mesi di lavoro per raggiungere un equilibrio tra gli interessi delle diverse parti coinvolte. La relazione congiunta sul regolamento sul metano ha rappresentato un compromesso che ha ricevuto un ampio sostegno all’interno del Parlamento europeo. Tuttavia, gli emendamenti proposti in plenaria mettono in discussione tale equilibrio e mettono a repentaglio il lavoro svolto finora.

Conclusioni

Il regolamento sul metano rappresenta un’opportunità significativa per l’Europa nella lotta al cambiamento climatico e per garantire la sicurezza energetica. È cruciale che il Parlamento europeo sostenga l’attuale versione della relazione approvata dalle commissioni ENVI e ITRE e respinga gli emendamenti controversi proposti in plenaria. Le decisioni prese devono essere basate sulla scienza, promuovere la sostenibilità e tutelare gli interessi pubblici. Solo così l’Europa potrà raggiungere i suoi obiettivi climatici e continuare a essere un leader nello sforzo globale per ridurre le emissioni di metano.

Maria Abate

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