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Robot: Elon Musk presenta Tesla Bot

26 Agosto 2021

Se Elon Musk presenta il “suo” robot umanoide, è chiaro che questa tecnologia sta entrando in una fase espansiva, almeno dal punto di vista della sua percezione e diffusione.

Il vulcanico imprenditore sudafricano, naturalizzato canadese, continua ad annunciare il lancio di nuovi servizi e prodotti.

Dopo le supercar elettriche, i 42.000 satelliti per l’accesso ad internet, i viaggi nello spazio, entro un anno arriverà Tesla Bot, il robot umanoide pensato per migliorare (forse) la vita degli umani.

Alla base c’è sempre la stessa tecnologia, l’intelligenza artificiale, che consentirà al Tesla Bot di muoversi ed agire in un mondo naturalmente “umano”, senza necessità di ricevere molte istruzioni, insomma un “amico degli uomini” che eviterà il lavoro fisico, visto da Musk come una scelta e non una necessità.

Come è fatto Tesla Bot

Il Tesla Bot, presentato nel corso dell’evento Tesla AI Day (qui il video integrale dell’evento), è alto 176 cm e dal peso di 56 kg, è pensato per svolgere compiti ripetitivi, noiosi e pericolosi per l’uomo, sia in ambito lavorativo che quotidiano, come ad esempio fare la spesa.

Potrà trasportare fino a 20 kg e muoversi ad una velocità di 8 km/h.

“A livello meccanico lo abbiamo sviluppato in modo che, se ce ne sarà bisogno, lo si potrà disattivare e neutralizzare facilmente”, assicura Musk.

Nella realizzazione dei robot ritroviamo molti degli strumenti e delle tecnologie che caratterizzano le auto Tesla e che servono ad addestrarle a muoversi in modo autonomo ma anche le reti neurali, che aiuteranno il Bot a riconoscere e a navigare gli ambienti.

La testa del robot sarà dotata di uno schermo per recepire informazioni utili, mentre oltre 40 motori e sensori permetteranno di muoversi agilmente e replicare i movimenti umani.

Musk immagina per il Tesla Bot applicazioni che vanno ben oltre i task lavorativi e il robot sarà in grado di sostituire l’uomo in tutte le attività fisiche pericolose o che l’uomo non vorrà fare.

Un grande vantaggio per l’economia, dice Musk, ma con risvolti sociali e “probabilmente ci sarà bisogno di uno reddito minimo universale – spiega – ma non ora, perché il robot ancora non funziona”.

Secondo le previsioni di Musk, infatti, il prototipo del Tesla Bot dovrebbe essere pronto il prossimo anno.

Tesla non è l’unico

Tra le principali aziende attive da oltre un decennio nella progettazione di robot c’è sicuramente la statunitense Boston Dynamics, resa famosa da BigDog, un robot quadrupede progettato per l’esercito statunitense.

Boston Dynamics: Atlas

Più di recente stupisce sempre più Atlas, il robot umanoide realizzato da Boston Dynamics. In due nuovi video pubblicati dalla compagnia (https://www.bostondynamics.com/atlas) lo si può ammirare nuovamente da perfetto “tracciatore” alle prese con un percorso di parkour che svolge con sicurezza e agilità.

Atlas è alto poco più di un metro e mezzo di altezza per 80 kg e un sistema idraulico tra i più compatti al mondo: dietro queste acrobazie c’è un lavoro di squadra molto complesso e un allenamento degno di un atleta.

Xiaomi: CyberDog

Anche Xiaomi è entrata di recente nel mondo della robotica e ha lanciato CyberDog, il robot quadrupede open source, risposta di Xiaomi a Boston Dynamics. CyberDog non è pensato però per applicazioni commerciali (per ora), ma come una piattaforma open source al servizio degli sviluppatori.

Contestualmente al lancio del robot, Xiaomi ha annunciato anche la nascita della Xiaomi Open Source Community, pensata per consentire agli utilizzatori di condividere i progressi e i risultati ottenuti con il robot, e di un laboratorio di robotica “per fornire una piattaforma che consenta agli ingegneri di continuare la ricerca di innovazioni future”. Anche in questo caso IA e Deep Learning sono stati alla base dello sviluppo.

Tra le applicazioni, tramite il sistema di sensori di visione, c’è l’inseguimento autonomo di oggetti in movimento, la capacità di evitare gli ostacoli, la navigazione in campo aperto e il riconoscimento del volto umano, che rendono CyberDog in grado di seguire il suo proprietario.

Responsabilità e Roboetica, se ne occupa l’UE

Ogni innovazione tecnologica si porta dietro ovviamente un carico di considerazioni etiche e legislative che ne regolino l’utilizzo.

Nell’ambito specifico dei robot la problematica era già presente da alcuni anni per quanto riguarda i sistemi software RPA (robotic process automation), il cui utilizzo in azienda ha consentito di automatizzare ed ottimizzare lavori d’ufficio ripetitivi, ma ha anche portato alla ricollocazione del personale di interi reparti amministrativi di grandi aziende.

Serve sottolineare, infine, come dal 2017 a livello di Unione Europea ci si occupi dei potenziali problemi che potrebbero emergere in relazione al progressivo diffondersi della robotica, dalla responsabilità civile e penale all’etica, dalla proprietà intellettuale alla privacy, dai risultati economici alla fiscalità ed alla previdenza, solo per citarne alcuni. Ma questo è un argomento che merita uno specifico approfondimento.

Arnaldo Merante

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