Satelliti, algoritmi e intelligenza artificiale: la nuova frontiera nella lotta contro le emissioni di metano
La lotta contro il riscaldamento globale si arricchisce di un nuovo alleato: una potente combinazione di satelliti, algoritmi e intelligenza artificiale. A unirsi in questa battaglia sono Google e l’Environmental Defense Fund (EDF) con un progetto rivoluzionario: mappare e tracciare le fonti di metano in tutto il mondo.
Il riscaldamento globale continua a essere una minaccia senza precedenti per il nostro pianeta, e i dati recenti confermano che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato. Con un decennio che si classifica come il più caldo degli ultimi 170 anni, l’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, in mezzo a questa crisi, una partnership innovativa offre una speranza tangibile: la collaborazione tra l’Environmental Defense Fund (EDF) e Google Cloud per combattere uno dei principali colpevoli del cambiamento climatico – il metano.
Il metano, generato principalmente dalle attività umane, come l’estrazione di combustibili fossili, agricoltura e rifiuti, contribuisce significativamente al riscaldamento globale attuale, e rappresenta circa il 30% delle emissioni. Per contrastare questa minaccia, la partnership mette in campo tecnologie all’avanguardia, come algoritmi di rilevamento del metano e immagini satellitari, per individuare e monitorare le fonti di emissioni. Questo approccio consente di tracciare con precisione le emissioni di metano fino alla loro origine, consentendo interventi mirati per ridurle.
Il fulcro di questa iniziativa è il nuovo satellite dell’EDF, MethaneSAT, che è stato lanciato con successo utilizzando un razzo SpaceX Falcon 9. Questo satellite offre una visione senza precedenti delle emissioni di metano, consentendo di mappare e misurare i livelli del gas con una precisione senza eguali. Utilizzando algoritmi sviluppati in collaborazione con istituzioni accademiche di prestigio, MethaneSAT può individuare sia le fonti di metano ad alta emissione che quelle più diffuse su vasta scala.
“Grazie a MethaneSAT, saremo in grado di migliorare la trasparenza delle emissioni e i meccanismi di responsabilità, impedendo a chi emette metano in atmosfera di nascondersi senza conseguenze”– ha dichiarato Flavia Sollazzo, Senior Director EU Transition Energy di EDFE. “Questo satellite colmerà una lacuna critica nell’ecosistema delle tecnologie di rilevamento del metano. L’accuratezza unica di MethaneSAT produrrà i dati necessari per favorire una rapida riduzione delle emissioni, e la nuova partnership con Google renderà l’elaborazione, l’accesso e la visualizzazione dei dati più veloce e più agile”.
“Capire come affrontare le emissioni di metano è una delle maggiori sfide climatiche che ci troviamo ad affrontare oggi- scrive Google annunciando la partnership sul suo blog. “Siamo entusiasti di condividere le informazioni concrete che sono urgentemente necessarie per ottenere un impatto reale. Questo lavoro è possibile grazie ai nostri partner di EDF”.
Google si unisce a una lunga lista di collaboratori fondamentali per ilprogetto MethaneSAT che vede la partecipazione di più di 70 scienziati ed esperti provenienti da istituzioni di primo piano come Ball Aerospace, Blue Canyon Technologies, Harvard School of Engineering and Applied Sciences, Harvard/Smithsonian Center for Astrophysics, IO Aerospace, New Zealand Space Agency.
Tuttavia, la battaglia contro il metano non si ferma qui. Oltre alla rilevazione delle emissioni, si sta lavorando alla creazione di una mappa globale dell’infrastruttura petrolifera e del gas, utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare e localizzare le fonti di emissioni. Questo approccio fornisce una comprensione dettagliata delle infrastrutture che contribuiscono maggiormente alle perdite di metano, permettendo azioni mirate per ridurle.
La collaborazione con Google può rivoluzionare l’uso dei dati di MethaneSAT nella lotta globale contro le emissioni climalteranti. Dopo il completamento dell’assemblaggio del satellite MethaneSAT in Colorado, il team lo ha trasferito alla Vandenberg Space Force Base in California, pronto per il lancio imminente. Questo satellite all’avanguardia sarà in grado di individuare le diffuse emissioni di metano che altri satelliti non riescono a rilevare, fornendo dati cruciali per la comprensione e la riduzione delle emissioni.
La precisione senza precedenti di MethaneSAT nel monitoraggio è fondamentale per contrastare il riscaldamento globale, e la collaborazione con Google faciliterà la trasformazione di questi dati in azione. Google Cloud fornirà al team di MethaneSAT la capacità di elaborare rapidamente i dati raccolti, accelerando il processo di elaborazione e di accesso ai dati. Inoltre, Google contribuirà a migliorare il database globale dell’infrastruttura petrolifera e del gas, consentendo un’attribuzione precisa delle emissioni.
L’integrazione dei dati di MethaneSAT in Google Earth Engine amplificherà ulteriormente l’accesso ai dati, consentendo a un numero ancora maggiore di utenti di utilizzare queste informazioni preziose. Google si unisce a un solido consorzio di collaboratori che hanno contribuito allo sviluppo e al lancio di MethaneSAT, dimostrando un impegno concreto nella lotta contro il cambiamento climatico.
In un momento in cui l’azione immediata è essenziale per salvaguardare il nostro pianeta, questa partnership rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile. Con tecnologie all’avanguardia e un impegno congiunto per ridurre le emissioni di metano, possiamo sperare di invertire la tendenza verso il surriscaldamento globale e proteggere il nostro ambiente per le generazioni future
Maria Abate