Supercalcolatori: un salto nel futuro.
La rivoluzione 4.0 investe la società nella sua interezza, dagli ambiti più creativi ed artistici a quelli rigorosamente operativi; nessun campo è escluso, con ‘Intelligenza Artificiale e Big Data Analytics come basi per realizzare modelli previsionali applicabili ai campi più disparati’. Questo il focus del convegno “Il supercalcolo e la trasformazione digitale: sfide, opportunità e prospettive” organizzato il 16 maggio dal Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare in collaborazione con Hewlett Packard Enterprise.
Accademici, imprenditori e vertici dell’aeronautica hanno illustrato le possibilità di applicazione degli HPC, i “supercalcolatori” e i progressi compiuti sull’infrastruttura di supercalcolo del Re.S.I.A. L’alternarsi di diversi punti di vista, ha evidenziato come le nuove tecnologie, automazione, tecnologia smart, realtà virtuale e cyber-sistemi modulari, siano oggi fondamentali anche per lo sviluppo dell’Aeronautica Militare, che ha già individuato nei supercalcolatori il proprio strumento computazionale di riferimento.
Nel suo intervento il Generale di Squadra Aerea Giovanni Fantuzzi, ad esempio, ha auspicato che lo stato di avanzamento del supercalcolo possa arrivare ad un livello tale da permettere di estrapolare le informazioni necessarie per intervenire in caso di guasti, sulla base dei dati inviati a terra da un F35. Per consentire così alla squadra manutentiva di agire rapidamente e, di conseguenza, al mezzo di riprendere la missione in tempi brevi.
Sergio Zazzera, Vicepresidente del Dipartimento applicazioni, sistemi informatici e di supercalcolo per le Geoscienze di Eni ha sottolineato come i sistemi HPC abbiano innescato una rivoluzione nei processi compiuti dagli specialisti Eni nell’esplorazione delle risorse minerarie. Zazzera, in particolare, si è soffermato sull’esperienza con HPC4, il supercalcolatore sviluppato da Hewlett Packard Enterprise e dotato di una capacità di elaborazione e stoccaggio dati tale da consentirgli di svolgere oltre 22 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo. Grazie ad HPC4, la potenza dell’intera infrastruttura di Eni è quadruplicata, divenendo la più potente al mondo a livello industriale.
In conclusione è intervenuto Edmondo Orlotti, Responsabile EMEA dello sviluppo commerciale dell’HPC e dell’Intelligenza Artificiale di Hewlett Packard Enterprise, che ha parlato del “Memory-Driven Computing” (The Machine) di HPE. Un innovativo progetto di ricerca e sviluppo che ha portato al primo computer memory-driven. Prototipo che, facendo della memoria e non più della CPU l’elemento nodale del sistema, cambia completamente l’attuale modello di computer, concepito da Von Neumann negli anni ’40. Infine, Orlotti ha anche analizzato le strategie di risposta che HPE sta elaborando per migliorare prestazioni, densità e consumi, cioè quei fattori critici che ritardano l’approdo ad infrastrutture Exascale
Federica Staccone