Skip to main content

Via libera alla piena applicazione del Cloud, per un’Italia più competitiva e sicura

22 Aprile 2021

Strategia cloud

“La strategia del Cloud digitale per un’Italia più competitiva e sicura”, è il titolo della tavola rotonda digitale organizzata daOpen Gate Italia e I-Com per presentare lo studio, condotto da quest’ultimo, sulla strategia del cloud nazionale e dei sistemi di governance del dato delle pubbliche amministrazioni.

La strategia Cloud è un tema fondamentale in questo momento. Il Covid-19 ha determinato da una parte l’urgenza della trasformazione digitale, dall’altra della sicurezza. Le nuove tecnologie dovrebbero rendere il nostro paese sovrano da un punto di vista tecnologico e il Cloud Computing, come dimostrato dallo studio I-Com, potrebbe determinare una forte spinta alla crescita del nostro Paese, coinvolgendo Istituzioni, aziende e Pubblica Amministrazione.

Lo studio di I-Com

In particolare, come spiegato da Stefano Da Empoli, presidente I-Com: “Si stima che il pieno impiego del cloud da parte delle aziende italiane comporterebbe un aumento del fatturato fino a 600 miliardi.” “Mentre per la PA – ha continuato il presidente – l’impatto sarebbe di oltre 1 miliardo di risparmi l’anno, derivanti da minore spese energetiche (141 milioni, di cui 133 provenienti dai Comuni e 8 dalle Regioni) e da maggiore produttività del personale, poiché l’utilizzo del cloud libererebbe risorse umane da reimpiegare – dopo appropriata formazione e riqualificazione – in altre attività. Questo, unitamente allo sblocco del turnover del personale, potrebbe portare ad un uso più razionale delle risorse umane, andando a migliorare la qualità dei servizi offerti.” “Alla luce del valore potenziale del Cloud, anche legato al prossimo sviluppo del 5G – ha concluso Da Empoli – un concetto di sovranità tecnologica mal applicato porterebbe al rischio di una sovranità fittizia: la UE sarebbe, cioè, libera di adottare le proprie tecnologie e i propri standard, ma ciò non produrrebbe i vantaggio economici e innovativi desiderati per il nostro Paese”.

Per Approfondire scarica o consulta lo Studio I-Com

Gli Interventi

Data l’attualità del tema, all’evento, moderato da Andrea Morbelli, partner di Open Gate Italia, sono intervenuti rappresentati di Istituzioni, aziende e mondo della politica.

Per rivedere la registrazione dell’evento clicca QUI

Il benvenuto di Laura Rovizzi, AD Open Gate Italia

In apertura Laura Rovizzi, AD di Open Gate Italia, ha affermato: “Considerando la dichiarazione dei Ministri dello Sviluppo economico e dell’Innovazione relativa al fatto che entro il 2026 almeno il 75% delle Pubbliche Amministrazioni dovrà utilizzare il Cloud per i propri dati e servizi, è evidente che per garantire la competitività digitale del Paese attraverso questo importante passo di innovazione tecnologica sarà fondamentale: da un lato il presidio sui fattori abilitanti, come le reti a banda ultra larga e la formazione digitale e dall’altro un impegno coordinato di tutti i regolatori nel definire un quadro regolamentare e di garanzie che mantenga la competitività esistente nel mercato del cloud e, nello stesso tempo, assicuri la protezione dei dati, dei diritti dei cittadini/imprese e la responsabilità degli operatori”.

A seguire sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni:

Sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico, Anna Ascani 

Il Sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico, Anna Ascani, ha sottolineato:”L’importanza della strategia cloud, come elemento essenziale per affrontare tutte le nuove sfide poste dall’Europa e dalla necessità di velocizzare la rivoluzione digitale”.

Sottosegretario agli Affari europei Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Amendola

Il Sottosegretario agli Affari europei Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Amendola, ha affermato: Siamo nell’era della seconda rivoluzione digitale ed è necessario garantire un equilibrio tra la massima apertura del mercato, le regole della concorrenza e la massima tutela dei dati”.


Direttore Generale DG Connect – Commissione Europea, Roberto Viola

Il Direttore Generale DG Connect – Commissione Europea, Roberto Viola,  ha presentato tre visioni in relazione al cloud: “Strategica, industriale e regolamentare. La prima implica la necessita delle seguenti caratteristiche: competenze digitali, infrastrutture, trasformazione di impresa, digitalizzazione della PA.” “Del resto – ha continuato – si sta andando verso una diffusione dei dati talmente ampia che in pochi anni probabilmente l’80% di essi sarà diffusa e solo il 20% sarà centralizzato, grazie alla diffusione delle strutture Edge.” Per quanto riguarda la visione industriale Viola ha rimarcato l’importanza di un’apertura dei sistemi cloud, al di là di chi fornisce il servizio. In particolare, secondo il DG: “È essenziale che si possano acquistare servizi cloud da vendor differenti. La visione Regolamentare è un tema da approfondire, perché l’Europa non può tollerare l’estensione della sovranità sui dati fuori da confini di un paese.” “Infine – ha concluso – è importante la questione della reciprocità dei servizi. L’Europa è aperta alle aziende non europee, mentre non è lo stesso per gli Stati Uniti che hanno posto dei limiti. Bisognerebbe lavorare sulla fluidità del mercato cloud tra le due parti dell’oceano. Noi investiremo ingenti risorse su queste visioni per un cloud edge e aperto.”

A seguire, sono intervenuti i vendor.


Silvia Candiani, CEO Microsoft Italia

Silvia Candiani, CEO Microsoft Italia ha affermato: “Il digitale è un’opportunità per rilanciare il sistema produttivo italiano. Per questo, è essenziale fare le scelte giuste e favorire l’apertura e la collaborazione tra player diversi. Quindi, proprio per favorire la cooperazione, sarebbe importante per le aziende fare riferimento ad un sistema di regole chiare che consenta loro di sfruttare al meglio le nuove tecnologie mettendo a fattor comune le risorse di tutte i player.”

Paolo Pandozy, CEO Engineering

Secondo Paolo Pandozy, CEO Engineering: “I cloud devono essere aperti e condivisi. Nel prossimo futuro, dovranno diventare una commodity e, come tale, essere regolamentati. Ritengo, che anche per il cloud, come per l’energia e le TLC, si dovrà provvedere ad una regolamentazione forte che imponga degli standard di sicurezza uguali per tutti e che vigili affinché tali standard vengano rispettati dai diversi provider.”

Stefano Rebattoni, CEO IBM Italia

Stefano Rebattoni, CEO IBM Italia è intervenuto così: “Inclusione e formazione, intesa come investimento sul capitale umano, sono leve fondamentali per recuperare il ritardo che ha maturato l’Italia rispetto all’Europa sulla strategia cloud. Oggi è possibile accelerare lavorando sul quadro normativo. Il cloud è un’infrastruttura altamente abilitante ma l’aspetto regolamentare è essenziale per trovare un equilibrio tra competitività e sicurezza.”

Raffaele Resta,  il Country Manager Public Sector AWS Italia

Raffaele Resta,  il Country Manager Public Sector AWS Italia, partendo dell’attività di Amazon Web Services in Italia ha affermato: “Con la sua region AWS è attiva in Italia da oltre anno: la sua presenza è stata fondamentale durante e dopo il primo lockdown. In termini qualitativi riteniamo che le soluzioni di mercato, nel rispetto delle regole, debbano essere prese in considerazione anche nei contesti più sensibili, perché, come dimostrato dalle esperienze pregresse, garantiscono qualità del servizio e sicurezza dei dati.”

Paolo Piccini, Presidente Vicario ASSINTER

Paolo Piccini, Presidente Vicario ASSINTER, ha affrontato il tema del cloud attraverso 4 punti, a partire dal contesto tecnologico e quello funzionale, perché il cloud – ha ricordato – “è una tecnologia, dunque, come tale, è un mezzo e non un fine. Poi gli altri aspetti fondamentali da tenere in considerazione – ha aggiunto – sono la gradualità, dal momento che si tratta di un processo complesso. La sicurezza che deve essere prioritaria dal momento che i dati rappresentano un bene sempre più prezioso. La collaborazione tra pubblico e privato, che sarebbe una leva di primaria importanza per determinare uno scatto in avanti del nostro Paese.”

La Politica

In conclusione, direttamente da Montecitorio, sono intervenuti gli esponenti della politica.

Enza Bruno Bossio, Deputata PD Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni

Enza Bruno Bossio, Deputata PD Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni, ha affermato: “I dati sensibili richiedono un controllo pubblico. Tuttavia, il tema vero riguarda non tanto chi gestisce i dati ma come possano stare dentro le regole. La proposta che stiamo presentando come PD si basa sulla necessità di un polo strategico nazionale. Tuttavia, è chiaro che non si può arrivare immediatamente ad un’organizzazione autarchica, dal momento che ad oggi mancano ancora tutte le competenze. È altresì necessario rendere giustiziabili alcuni elementi rispetto al controllo di questi dati e soprattutto non invalidare la scelta del principio “cloud frist” dell’Agid. Ritengo che sia nostro compito stimolare la realizzazione di un ecosistema di cloud; anche perché, con lo sviluppo del 5G, bisognerà potenziare l’edge cloud computing.” Infine – ha concluso – “penso che parlare di sovranità digitale (come vorrebbero i FI) adesso possa bloccare lo sviluppo del Paese verso la transizione digitale, dato che le esigenze prioritarie al momento sono proprio: mettere in sicurezza dati sensibili e, nello stesso tempo, spingere forte verso l’innovazione.”

Massimiliano Capitanio, Deputato Lega Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni

Secondo Massimiliano Capitanio, Deputato Lega Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni: “Lo Stato dovrebbe esercitare una propria politica sul cloud basata su tre pilastri: policy, condivisione, best practice. In più, noi riteniamo che bisognerebbe attribuire al Garante delle Comunicazioni ulteriori poteri di controllo tanto per l’infrastruttura quanto per la gestione dei dati”.

Luca Carabetta, Deputato M5S Commissione Attività Produttive

Luca Carabetta, Deputato M5S Commissione Attività Produttive, ha chiuso l’evento con il suo intervento affermando: “Sono certo che si arriverà ad una regolamentazione del #cloud condivisa in maggioranza. Il nostro obiettivo è che il Paese diventi non solo forte e produttivo ma anche resiliente. Il principio è definire il perimetro e le regole per guardare al futuro seguendo dei benchmark internazionali.” “Infine – ha concluso – il tema delle competenze è prioritario e sarebbe opportuno investire in questo settore ingenti risorse.”

Condividi questo articolo: