La regolamentazione europea dei servizi digitali: Fattore di crescita del mercato?
In data giovedì 15 luglio, Open Gate Italia, in collaborazione con ITMedia Consulting ha organizzato la tavola rotonda digitale dal titolo “La regolamentazione europea dei servizi digitali: Fattore di crescita del mercato?”, che ha analizzato i diversi ambiti delle proposte contenute all’interno del Pacchetto sui servizi digitali e le loro eventuali criticità, al fine di favorire la sua migliore implementazione.
La discussione ha visto un confronto tra vari stakeholders, come rappresentanti apicali delle istituzioni e del mondo delle imprese, i quali hanno fornito i propri punti di vista dando vita ad un dibattito aperto e di alto profilo.
Nel corso dell’evento è stato inoltre presentato il paper “Dal Platform to Business all’EU Digital Package Quali regole per le piattaforme digitali?”, a cura del Prof. Augusto Preta, Amministratore unico di ITMedia Consulting.
Il webinar
Nell’ambito della discussione è emerso chiaramente come, in Europa, le grandi piattaforme digitali abbiano apportato notevoli e innegabili benefici al sistema economico, mettendo al contempo in luce l’importanza del delicato ruolo di gatekeepers assunto dalle piattaforme stesse.
Da più parti è stato sottolineata l’importanza della responsabilità degli intermediari ed il tema della regolamentazione ex-ante.
Nello specifico, l’obiezione principale è riferita al fatto che la presenza di barriere all’ingresso debba essere valutata con particolare attenzione e con una alto grado di certezza, proprio a causa della natura dell’intervento regolatorio ex ante, il quale è giustificato solo in caso di fallimento di mercato.
Il dibattito è stato pertanto animato dai diversi punti di vista offerti da autorevoli esponenti del mondo accademico, parlamentari e rappresentanti apicali dei principali player di mercato.
Gli interventi
Laura Rovizzi ha introdotto il dibattito sostenendo che, in termini di strategia regolamentare, siamo di fronte ad una scelta epocale: con la regolamentazione ex-ante che viene portata a scelta sistemica. Il nuovo pacchetto avrà degli impatti notevoli sul mercato, specialmente nei confronti delle PMI. Augusto Preta, ha sottolineato quanto la pandemia abbia accentuato l’evoluzione delle attività digitali, ma grazie al Digital Package si passa da una regolamentazione indiretta degli intermediari ad una diretta.
In merito all’analisi dell’impatto economico, Carlo Alberto Carnevale Maffè ha fornito un giudizio tendenzialmente negativo, sostenendo che l’Europa ha dato una regola generale con il GDPR, ma non è stata in grado di fornire al Pacchetto i presupposti economici necessari per avere successo. Paolo Mardegan ha invece ricordato la necessità di regolare determinati player di mercato, senza però creare effetti distorsivi.
La tavola rotonda è stata introdotta da Erika Gagliardi, che ha offerto un’analisi dettagliata delle Direttive contenute nel Pacchetto e dell’elenco stilato dalla Commissione in merito ai servizi offerti dalle piattaforme.
Nel suo intervento, Vincenza Bruno Bossio ha affermato che, in sede di dialogo con le istituzioni, le grandi aziende hanno offerto un notevole contributo, ma resta importante riuscire a definire chiaramente l’effettivo ruolo dei gatekeepers. Federico Mollicone ritiene però che le indicazioni contenute nel Pacchetto siano tendenzialmente positive, ma considera fondamentale la necessità di offrire maggiori tutele ai creatori di contenuti digitali. Mirella Liuzzi ha poi ribadito che, per andare verso un Mercato Unico Digitale, è opportuno considerare quello che sarà il futuro impatto economico dello stesso.
Antonio Manganelli ha evidenziato l’importanza di regolare al meglio le piattaforme, per far si che queste non diventino più potenti degli Stati. Emilio Tucci ha aggiunto che, all’interno del dinamico processo di regolazione dei mercati, possono trovare spazio sia la regolazione sia l’antitrust.
Offrendo il punto di vista dei player di mercato, Andrea Stazi ha espresso la necessità di definire compiti e responsabilità delle grandi piattaforme, facendo notare che alcune misure volte a tutelare i diritti degli utenti possono essere controproducenti in termini di impatto economico degli stessi. Marco Valentini ha infine sottolineato la giustezza dei principi generali contenuti nel Pacchetto, lamentando però l’effettiva assenza di una possibile applicazione pratica.