Weekly Pills
I fatti salienti della settimana

13 – 17 marzo
Il Governo approva la delega fiscale
Il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge di delega per la riforma fiscale. Il ddl individua, tra i principali obiettivi di carattere generale, l’impulso alla crescita economica e alla natalità mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese. Il Governo avrà 24 mesi di tempo dall’approvazione della legge per adottare i decreti legislativi, e si procederà con un riassetto delle disposizioni di diritto tributario per raccoglierle tutte in un unico Codice.
Tra le novità vi sono la riduzione a 3 aliquote per l’Irpef (che potrebbero essere 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%), l’azzeramento dell’IVA sui beni di prima necessità, la graduale riduzione dell’Irap, la riduzione dell’Ires per chi investe o assume e la flat tax incrementale per i dipendenti.
Soddisfatta la Presidente del Consiglio Meloni, secondo cui si tratta di “una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per le aziende. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti”.
Critiche le opposizioni: per la Segretaria del PD Schlein la riforma “favorisce chi sta meglio”, mentre per il leader 5 Stelle Conte “è una riforma recessiva”. Contrari anche i sindacati, che annunciano la mobilitazione.
CdM, via libera anche al “Decreto Ponte” …
Non solo la delega fiscale. Il Consiglio dei ministri di giovedì ha dato il via libera anche al cd. Decreto Ponte, che consentirà la progettazione e la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini aveva garantito il 14 marzo che il Decreto sarebbe stato presentato al CdM entro fine mese.
Può dunque esultare il numero uno del MIT, che ha sottolineato come il Ponte sarà “un’opera green: oltre a ridurre le emissioni da anidride carbonica, consentirà il risparmio di tempo e denaro per chi dovrà attraversare lo stretto”. Ma non solo: anche il turismo trarrà beneficio dall’opera, secondo il Ministro, costituendo un volano di crescita per entrambe le Regioni.
La Società Stretto di Messina, partecipata da MEF e MIT, viene ripensata con una nuova e più moderna governance. Il progetto da cui si parte è quello del 2011, con i dovuti adeguamenti, e dovrebbe portare alla costruzione del ponte strallato più lungo al mondo. Infine, per quanto riguarda i tempi, il Ministro ha annunciato: “Contiamo di approvare il progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024 e poi partire coi lavori”.
…e alla riorganizzazione del MEF
Il Governo approva la riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze, che dovrà essere attuata con regolamento da adottarsi con DPCM.
È prevista la creazione del nuovo Dipartimento dell’economia, con competenza in materia di interventi finanziari, valorizzazione del patrimonio pubblico e partecipazioni statali (e si occuperà quindi di nominare, tra il 2023 e il 2024, i vertici di 135 controllate); al Dipartimento del Tesoro rimarranno le competenze in materia di programmazione economico finanziaria, gestione del debito pubblico, rapporti finanziari europei e internazionali, regolamentazione e vigilanza finanziaria.
Cambia nome il Servizio centrale per il PNRR, istituito presso la Ragioneria generale dello Stato, che diventa Ispettorato generale per il PNRR, con compiti di coordinamento operativo sull’attuazione, gestione finanziaria e monitoraggio del Piano.
PD, Bonaccini eletto Presidente
L’Assemblea del Partito democratico ha eletto Stefano Bonaccini Presidente del partito. Il Governatore dell’Emilia-Romagna, sfidante di Elly Schlein nella corsa alla Segreteria, è stato eletto ad ampissima maggioranza, con solo un contrario e due astenuti tra i delegati. Vicepresidenti sono elette, all’unanimità, la deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, mentre il Senatore Michele Fina diventa tesoriere.
Nei prossimi giorni i parlamentari dem saranno chiamati a eleggere – o confermare – i capigruppo di Camera e Senato. Per Palazzo Madama è in pole Francesco Boccia, che dovrebbe sostituire Malpezzi, mentre alla Camera potrebbe essere eletta la deputata Chiara Braga. Ma la minoranza del partito (quella che ha sostenuto Bonaccini alle primarie) vorrebbe esprimere almeno un capogruppo, e lo scontro interno sta allungando i tempi.
Lazio, Rocca presenta la Giunta
Due giorni dopo il Governatore della Lombardia, anche il neo-Presidente della Regione Lazio annuncia la nuova Giunta regionale. Gli assessori della Giunta guidata da Francesco Rocca, eletto con il 54% dei voti (oltre 20 punti in più del candidato di centrosinistra D’Amato), sarà composta da 10 assessori: 6 per Fratelli d’Italia – la forza politica più votata in Regione, con oltre il 33,5%, di cui è espressione anche il Presidente Rocca – e 2 a testa per Lega (8,5%) e Forza Italia (8,4%).
Espressione del partito di Meloni sono la Vicepresidente con delega allo sviluppo economico Roberta Angelilli e gli assessori Giancarlo Righini (Bilancio e agricoltura), Elena Palazzo (Energia, ambiente, sport e turismo), Manuela Rinaldi (Lavori pubblici), Fabrizio Ghera (Infrastrutture, trasporti e rifiuti) e Massimiliano Maselli (Politiche sociali), mentre il Presidente Rocca mantiene la delega alla sanità. Per la Lega entrano in Giunta Simona Baldassarre (Cultura, pari opportunità, giovani e famiglia) e Pasquale Ciccarelli (Urbanistica), mentre per FI Luisa Regimenti (Personale, sicurezza, enti locali) e Giuseppe Schiboni (Lavoro, università e scuola).
Donzelli non ha leso l’onorabilità dei parlamentari PD
Il deputato Giovanni Donzelli “non ha leso” l’onorabilità dei parlamentari del Partito democratico quando li ha accusati di aver “incoraggiato” Cospito “nella battaglia”, ovvero a proseguire con lo sciopero della fame per la revoca del regime del 41-bis. A stabilirlo è il Giurì d’onore della Camera, la Commissione d’indagine che può essere istituita su richiesta di un deputato che si senta leso nella sua onorabilità da accuse che gli siano state mosse nel corso di una discussione, e che valuta la fondatezza delle accuse.
Secondo la relazione del Giurì d’onore, letta in Aula dal deputato Sergio Costa, “le parole utilizzate [da Donzelli] nel suo intervento in Aula, seppure con toni che appaiono politicamente aspri, intendevano essere testimonianza di una preoccupazione riguardo ad eventuali effetti indiretti su un affievolimento dell’istituto di cui all’articolo 41 bis nei confronti del Cospito, pertanto, non lesive dell’onorabilità dei deputati Lai, Serracchiani e Orlando”.
Venerdì 17 marzo, ore 16:30