Weekly Pills
I fatti salienti della settimana
27 – 31 marzo
Esiste un “Problema PNRR?”
“Su 126 miliardi di euro previsti nell’intera programmazione, tra risorse europee e nazionali, al momento la percentuale di spesa è intorno al 34%”. Così il Ministro Fitto sulle polemiche dell’opposizione circa possibili ritardi sulle prossime tranches di finanziamenti PNRR. Ad ogni buon conto, però, lo stesso Fitto aveva ammesso nei giorni scorsi che “alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico”. Una linea prudente, insomma, quella dell’Esecutivo, che deve sciogliere i nodi della burocrazia, del deficit di infrastrutture e di carenza di personale tecnico adeguato.
Insomma, il rischio di impantanamento c’è, anche se il dialogo con l’Europa resta “costruttivo”. In questi giorni la Commissione europea sta valutando il rispetto degli obiettivi e dei target connessi alla terza rata di pagamenti e i tempi di valutazione, per l’Italia così come per altri Paesi, sono stati estesi per approfondire gli obiettivi raggiunti al termine dello scorso anno.
Bollette, Codice appalti, Cibi sintetici: due “sì” e un “no” dal CdM
Il Consiglio dei ministri di martedì 28 marzo ha dato via libera al Decreto Bollette, che vale 4,9 miliardi di euro, e al nuovo Codice degli appalti, che si spera sia utile anche in ottica PNRR.
Soddisfazione generale in merito all’approvazione del cd. DL Bollette, che mira a contrastare il caro energia, e soddisfazione anche per il “no” arrivato ai cibi sintetici. Il CdM ha infatti approvato la norma che ne sancisce il divieto di produzione, commercializzazione e importazione. A questo proposito, secondo il ministro Lollobrigida il cibo sintetico reca con sé il rischio di ingiustizia sociale. Secondo la Presidente del Consiglio Meloni l’Italia ha voluto difendere “l’eccellenza e la certezza di ciò che si consuma”.
Ma dal CdM viene fuori anche un “forse”, che è quello dedicato al ddl Concorrenza. L’esame della legge annuale per il mercato e la concorrenza è cominciato ma non si è giunti all’approvazione, secondo fonti governative, per la necessità di approfondimenti sulla copertura economica della parte relativa alle misure in materia di energia.
PD, eletti i nuovi Capigruppo
Nuova Segretaria, nuovi Capigruppo. Elly Schlein, neosegretaria del Partito Democratico, ha come da prassi sostituito i presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. Il 28 marzo, infatti, i parlamentari del PD hanno eletto Francesco Boccia e Chiara Braga, rispettivamente a Palazzo Madama e a Palazzo Montecitorio, sostituendo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
Le nomine sono arrivate dopo giorni di alta tensione interna al partito ma ora il dado è tratto, con Schlein chiamata ora a fare la segreteria, per la quale si dovrà attendere probabilmente la prossima settimana.
Tempo di cambi anche in casa Forza Italia: Paolo Barelli è stato eletto Capogruppo alla Camera, prendendo il posto di Alessandro Cattaneo. Niente cambi di rotta o riequilibri dietro questa scelta, secondo Forza Italia, bensì la precisa volontà di uomo solo: Silvio Berlusconi.
Vigilanza Rai, c’è l’accordo su Floridia
La trattativa tra maggioranza e opposizione ha alla fine dato i suoi frutti: sarà la pentastellata Barbara Floridia la nuova Presidente della Commissione di vigilanza Rai. L’elezione avverrà martedì 4 aprile.
Si dovrà designare il nuovo Capogruppo M5S al Senato (è testa a testa tra Patuanelli e Maiorino), mentre una delle due vicepresidenze della Commissione dovrebbe spettare all’ex Sottosegretaria al MUR Augusta Montaruli (FdI).
Sempre a proposito di Commissioni, Italia Viva ha mire sulla Commissione di inchiesta sul Covid, FdI vorrebbe l’Antimafia, mentre il PD è favorito per quella sui femminicidi. La Lega preme per ottenere la guida della Commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, carica cui però mira anche Fratelli d’Italia.
Nel frattempo, la riconferma a Presidente dell’Istat di Gian Carlo Blangiardo non è scontata: serve un accordo con almeno una parte dell’opposizione ma il M5S, che pure lo aveva votato nel 2019, sembra non volerne sapere, almeno per ora. Insomma, il valzer delle nomine è solo al secondo atto.
Il Garante Privacy blocca ChatGPT
Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria.
Nel provvedimento, il Garante rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali.
Venerdì 31 marzo, ore 18:45