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I principali fatti dal mondo della politica
Focus
Settimana
29/01
Giu

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n.21/2023

29 maggio – 1° giugno

Il Centrodestra trionfa alle amministrative

I ballottaggi di questa tornata di amministrative hanno visto la coalizione meloniana uscire vittoriosa. Il risultato recita 11-4 e cosa certa è che “al momento Giorgia Meloni non ha rivali”. Il centrodestra vince in Toscana, trionfa dopo 30 anni ad Ancona e si afferma anche a Brindisi. Il PD prende Vicenza e tiene Trapani ma, in Sicilia, Catania e Ragusa il centrodestra ha trionfato.

L’esito di queste amministrative si proietta sul prossimo appuntamento elettorale importante, le elezioni europee previste tra il 6 ed il 9 giugno 2024. Un anno in politica è tanto, ma se il vento non cambierà direzione in Italia e nel resto del continente – le dimissioni del premier spagnolo Pedro Sanchez dopo l’esito del voto locale spagnolo lo dimostrano – non sarà più l’Unione europea vista in questi decenni.

I risultati elettorali segnano una forte battuta d’arresto per Elly Schlein, al battesimo delle urne. La leader dem ammette la disfatta: “è una sconfitta netta. Il vento a favore delle destre è ancora forte e c’è ancora. Sapevano che sarebbe stata difficile, ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente. Il fatto che il PD sia il primo partito nel voto di lista non è una consolazione”.

Riforme: il richiamo di Visco

Nell’appuntamento più importante dell’anno per Bankitalia, il suo governatore, Ignazio Visco, nelle ultime “Considerazioni generali” del suo mandato ha fatto un discorso non completamente in linea con la politica del Governo. Sono tre i punti su cui ha premuto Visco: il sì al salario minimo, il sì ai migranti, come risorsa lavorativa, e il no alla flat tax.

Per quanto riguarda il primo punto, Giorgia Meloni ha recentemente ribadito il suo netto no, ma, il governatore della Banca d’Italia ha sostenuto tesi diverse, specificando che “l’introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale”.

Sulla questione migranti, la posizione di Visco è risultata diametralmente opposta a quella di Palazzo Chigi. A causa della riduzione della popolazione residente, serve, oltre che un allungamento dell’età lavorativa, un aumento del saldo migratorio.

Per quanto concerne la tematica della flat tax, Visco ha sottolineato che, per quanto sia necessario ridurre il peso della tassazione, “nessun intervento può realisticamente prescindere dai vincoli posti dal nostro elevato debito pubblico né dai principi di progressività e capacità contributiva sanciti dalla Costituzione”.

Giorgia Meloni incontra sindacati e associazioni imprenditoriali

Giorgia Meloni ha incontrato in settimana i sindacati e le associazioni imprenditoriali. Tre i temi all’ordine del giorno: PNRR, fisco e riforma costituzionale. La Premier ha annunciato che istituirà “a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul potere d’acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell’attuazione e degli effetti dei provvedimenti che abbiamo introdotto e che magari non hanno dato i risultati previsti, come la riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia”. Sulla riforma costituzionale, la volontà del Governo è coinvolgere sindacati e imprese mentre il PNRR è visto come “una delle questioni principali”. Nell’auspicare poi una “organizzazione più cadenzata” del confronto, la Meloni ha parlato del cuneo fiscale, dichiarando che la volontà è quella di “rendere i tagli più strutturali”, e di pensioni, sottolineando la necessità di “garantire la tenuta del sistema ed evitare una bomba sociale nei prossimi decenni”.

Luigi Sbarra, Segretario della Cisl, ha espresso soddisfazione per l’incontroche ha riannodato il dialogo”; soddisfatto anche Paolo Capone, Segretario Ugl. Al contrario, Maurizio Landini, leader della Cgil, ha lamentato la mancanza di risultati, specie sulle questioni salariale e della precarietà, annunciando che la mobilitazione proseguirà. Sulla stessa linea anche Bombardieri, Uil, secondo cui il confronto è “ad oggi insufficiente”.

Scontro sull’emendamento del Governo sulla Corte dei Conti

Il Governo ha presentato l’emendamento al DL PA che esclude la Corte dei Conti dal “controllo concomitante” sul PNRR e proroga di un anno lo scudo erariale. Lo scopo, secondo il Ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, è quello di rendere “meno pesanti e meno oppressivi i controlli” sugli interventi in seno al PNRR. Nessuna guerra con la Corte dei Conti, anzi: c’è “massimo rispetto”, assicura il ministro Fitto, il quale auspica poi “assoluta collaborazione con la Corte”.

Nessuna apertura da parte delle opposizioni, che sono insorte apostrofando il tutto come “vergognoso e inaccettabile”. Una forzatura, secondo i Capigruppo PD Francesco Boccia e Chiara Braga, a cui ha fatto eco Giuseppe Conte, che ha promesso battaglia, sottolineando come “senza il controllo della Corte dei Conti verrebbe meno anche la possibilità per il Parlamento di essere aggiornato sull’utilizzo di queste risorse”. Contrari anche Angelo Bonelli, che ha parlato di “attacco al ruolo di un organo autonomo e indipendente”, Riccardo Magi, Segretario di Più Europa, e Matteo Richetti, Capogruppo del Terzo Polo.

Via libera al DDL Made in Italy

Il Consiglio dei ministri, riunitosi mercoledì 31 maggio, ha approvato il disegno di legge atto all’introduzione di disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy. Il provvedimento reca una serie di misure e iniziative il cui scopo è incentivare il sistema imprenditoriale italiano, garantendo al Made in Italy nuove risorse, competenze e tutele. Di rilievo le norme per la lotta alla contraffazione, il fondo sovrano con una dotazione iniziale di un miliardo per promuovere le filiere strategiche, nonché l’istituzione Liceo del Made in Italy, il cui scopo è promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori.

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha parlato di “provvedimento strategico”; soddisfazione anche da parte di Coldiretti, che ha accolto con favore il disegno di legge, sottolineando l’importanza delle “misure di contrasto al falso made in Italy agroalimentare che nel mondo vale 120 miliardi”.

Giovedì 1° giugno, ore 17.45