14 – 18 Marzo
Ad Irpin un giornalista statunitense è stato ucciso a seguito di una sparatoria avvenuta ad un posto di blocco occupato da militari russi, che hanno immediatamente iniziato a sparare contro la vettura dove il reporter Brent Renaud era con un collega, Juan Arredondo, che è sopravvissuto.
La Casa Bianca dichiara che la risposta sarà adeguata.
Intanto Zelensky ammette che questo non è il “momento per entrare nella Nato”, perché hanno “sentito per anni parlare di porte aperte, ma [hanno] pure sentito dire che non [possono entrare]”.
I bombardamenti, come i negoziati, continuano e, grazie al Finanacial Times, appare una bozza di tregua che, secondo gli uomini di Zelensky, è vicina solo al punto di vista dei russi. La bozza prevede il ritiro dell’esercito russo dalle regioni invase, la rinuncia dell’Ucraina ed entrare nella Nato, la neutralità e paesi garanti per l’Ucraina. L’obiettivo, comunque, è quello di trovare un accordo con la Russia in dieci giorni.
Zelensky è atteso alle Camera il prossimo martedì 22 marzo, dopo aver già avuto colloqui con il suo omologo turco, israeliano, tedesco e francese.
Intanto, cresce anche il timore connesso alla cybersicurezza. Secondo Roberto Baldoni, Presidente dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, infatti “la guerra è anche tecnologica e l’Italia non può dipendere dall’estero”. Un timore connesso alla decisione, indetta sia in Italia che in Germania dalle Autorità competenti, di non utilizzare più software antivirus russi e che potrebbe portare all’adozione di nuove norme sul golden power.
Bloccata la proposta sul Presidenzialismo
La riforma verso un sistema semipresidenziale dello Stato, a prima firma Giorgia Meloni, non passa.
A causa dell’assenza di due parlamentari di Fratelli d’Italia, passano gli emendamenti soppressivi della legge firmati da PD, M5S e LeU.
“Ricordate durate l’elezione del capo dello Stato quando tutti dicevano quanto sarebbe stato bello poter scegliere il presidente direttamente? Bene, oggi in commissione è arrivata la proposta, a mia prima firma, per l’elezione diretta e semipresidenzialismo [per un] governo che risponde agli italiani” ma “io non so perché una proposta storica come questa non è passata. Ma so che c’è un problema. Ancora una volta, altri hanno scelto giochi di palazzo”, questo il commento della leader Meloni.
Il Governo approva un nuovo decreto-legge sulle Misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.
In particolare, il provvedimento stabilisce:
Rispetto all’accesso al luogo di lavoro è stabilito che:
L’Italia, quindi, torna gradualmente alla normalità.
Dopo un lungo consiglio di amministrazione, il Presidente di TIM, Salvatore Rossi e l’AD Pietro Labriola decidono di avviare con il fondo statunitense KKR un’interlocuzione “formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti” per avere “informazioni per valutare l’attrattività e la concretezza della potenziale offerta da un punto di vista finanziario e industriale” e definire “un periodo e perimetro limitati per lo svolgimento di una due diligence di natura esclusivamente confirmatoria“.
Paolo Savona, Presidente della CONSOB, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario dichiara che:
Sono trascorsi 44 anni dal giorno in cui Aldo Moro e la sua scorta sono stati rapiti ed uccisi dalle Brigate Rosse.
Dopo quella al Senato, il Ministro Vittorio Colao va in audizione sul PNRR anche alla Camera. I temi affrontati restano gli stessi, ma nella fase di replica il ministro sottolinea che:
Il Ministro Giancarlo Giorgetti, in audizione, rispetto alle torri di Rai Way precisa che il controllo resta pubblico. Secondo Giorgetti, a controllare potrebbe essere “un altro soggetto pubblico, ad esempio il Tesoro, ma non la Rai” e Rai Way conferma una sua fusione con EI Towers.
Dopo un ricorso presentato da diverse aziende nei confronti della big tech per violazione della concorrenza, il Presidente di Microsoft incontra la Vicepresidente Margrethe Vestager.
Secondo coloro che hanno presentato il ricorso, Microsoft abusa della sua posizione dominante e compromette la leale concorrenza e la libera scelta dei consumatori nel mercato dei servizi cloud.
Venerdì 18 marzo, ore 13.20