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Weekly Pills

I principali fatti dal mondo della politica
Focus
Settimana
28/01
Aug

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n.31/2023

28 Agosto  – 1° Settembre

Prove di finanziaria dal Cdm

Il piatto forte del primo Consiglio dei ministri dopo l’estate è la prossima Legge di Bilancio. Nel fare il punto sulla situazione, in apertura del Cdm la premier Giorgia Meloni ha ricordato l’ultima manovra finanziaria, dedicata quasi completamente all’emergenza energetica ma non priva di “segnali importanti”, in riferimento al taglio del cuneo fiscale e alle risorse destinate alla famiglia.

Nell’illustrare poi le linee guida della prossima Legge di Bilancio, la Meloni ha dichiarato che questa dovrà “supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”. In attesa della Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, che dovrà essere presentata a Camera e Senato al fine mese, la Premier ha citato il Superbonus 110%, definendolo una “tragedia contabile”.

Quel che è certo è che si tratterà di una manovra “complicata”, come l’ha definita il ministro Giorgetti in occasione del Meeting di Rimini. Il tema è quello delle coperture: la Manovra richiederà almeno 30 miliardi, di cui 11 destinati esclusivamente a mantenere il taglio del cuneo fiscale anche per il 2024.

Il Consiglio dei ministri ha cominciato a valutare i desiderata dei diversi Ministeri, tra cui il possibile rinnovo dei contratti pubblici e misure in favore dei lavoratori dello spettacolo. Inoltre, è stato approvato il dpcm su Tim, atto a rendere operativo il memorandum di intesa firmato lo scorso 10 agosto tra il MEF e il fondo americano Kkr. Infine, Alessandro Cattaneo (Forza Italia), è stato nominato consigliere diplomatico aggiunto della Premier.

Meloni incontra Kyriakos Mitsotakis

Visita lampo del presidente Meloni ad Atene, dove ha incontrato il primo ministro Mitsotakis. A far da padrone il tema migranti. Dall’incontro è emerso che Grecia e Italia sono unite nel puntare sulla cooperazione con i Paesi africani, nell’ottica di rafforzare le relazioni bilaterali. La richiesta alla Bruxelles è di gestire il problema in modo integrato, in attesa del completamento della negoziazione sul nuovo Patto migranti e asilo.

Oltre al focus migranti, sul tavolo anche il patto di stabilità. La Meloni ha insistito sulla necessità di flessibilità e sullo scorporo degli investimenti per la duplice transizione verde e digitale e per la difesa. Prime voci da Bruxelles parlano di una possibile bocciatura rispetto alle proposte italiane e, nel frattempo, oltre alla Grecia, Roma è in cerca di alleati atti a controbilanciare la strategia tedesca. Si parla di Francia, Spagna e altri Paesi del Sud Europa in attesa dei prossimi appuntamenti: l’Ecofin informale del 15 settembre, il vertice informale di capi di stato e di governo il 6 ottobre e dieci giorni dopo l’Eurogruppo.

Mattarella apre il Forum di Cernobbio

Si apre oggi la 49° edizione del Forum di Cernobbio. Attraverso un messaggio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha sottolineato che “Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sempre più complesse. Si può sostenere che le crisi finanziarie globali, i caratteri inediti della competizione geopolitica, l’esperienza della pandemia, la crisi climatica, la stessa guerra determinata dall’aggressione da parte della Federazione Russa all’Ucraina, abbiano costituito un rallentamento alla globalizzazione. Ma non si può certo dedurre che l’interdipendenza ne sia stata ridimensionata. Sarebbe una fuga dalla realtà ignorare le problematiche presenti nell’agenda mondiale. Va quindi sempre più rafforzata la capacità dell’Unione europea di essere un interlocutore politico globale. La Conferenza sul futuro dell’Europa ha aperto il cantiere di una riforma che dovrà inevitabilmente migliorare i trattati vigenti”. Proseguendo, il Capo dello Stato ha proseguito sostenendo che “Nessun Paese del Continente – neppure i maggiori per dimensioni o reddito – può pensare a un futuro separato da quello degli altri: sarebbe una fuga dalla realtà e, prima ancora di un’illusione, un atto controproducente”, ha continuato il capo dello Stato”.

L’Europa è il quadro entro il quale si costruisce il nostro avvenire, con le lacune che accompagnano il processo di integrazione europea, fattore che trasforma e plasma anche il nostro modello sociale. Pace e sicurezza, così come crescita e benessere dei popoli, passano attraverso la capacità dell’Unione europea di rappresentare un fattore di stabilità e attrazione per chi crede nei valori della libertà, dell’indipendenza, della democrazia”.

“Il tradizionale Forum, organizzato da The European House – Ambrosetti, chiamando responsabili politici, operatori economici e finanziari, intellettuali e dirigenti di forze sociali a un confronto su scala sovranazionale, costituisce un’interessante occasione di riflessione sugli scenari posti davanti a noi e sulle linee di azione utili a far avanzare l’intera Unione europea, condizione primaria di sostenibilità per i Paesi membri. Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sempre più complesse”, ha aggiunto Mattarella concludendo poi che “si può sostenere che le crisi finanziarie globali, i caratteri inediti della competizione geopolitica, l’esperienza della pandemia, la crisi climatica, la stessa guerra determinata dall’aggressione da parte della Federazione Russa all’Ucraina, abbiano costituito un rallentamento alla globalizzazione. Ma non si può certo dedurre che l’interdipendenza ne sia stata ridimensionata. Sarebbe una fuga dalla realtà ignorare le problematiche presenti nell’agenda mondiale. Va quindi sempre più rafforzata la capacità dell’Unione europea di essere un interlocutore politico globale”.

Manovra e Patto di stabilità: le prossime sfide del Governo

La presentazione della prossima legge di bilancio si appresta ad essere un importante banco di prova per il governo Meloni per una duplice ragione: da una parte la prossima manovra finanziaria sarà la prima al cento per cento del governo di centro-destra; dall’altra le elezioni europee caratterizzeranno le prossime mosse dell’esecutivo. Il primo punto è sicuramente il rischio di tornare alle regole pre-Covid sul Patto di stabilità e crescita. Ciò significherebbe parametri particolarmente stringenti sul rapporto deficit/Pil, destinato a tornare al 3% nel mese di gennaio. Troppo per l’Italia che, già durante la riunione informale dell’Ecofin prevista per il 15 ed il 16 settembre a Santiago di Compostela, cercherà, attraverso il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, di ottenere dall’Ue una nuova proroga.

Per quanto concerne la legge di bilancio, le voci indicano in 30 miliardi l’ammontare delle risorse a cui Palazzo Chigi punterebbe ma senza i 23 miliardi che lo scorso anno furono dedicati a mitigare gli effetti dei rincari energetici sulle bollette di cittadini e imprese. Tra i problemi da affrontare sicuramente vi è l’inflazione ma anche la guerra in Ucraina e i danni causato dai fenomeni atmosferici abbattutisi quest’anno sull’Italia. Tra le priorità del Governo, tuttavia, ci sarebbela sanità insieme alla conferma del taglio del prelievo in busta paga sui redditi medio-bassi. Il problema è la tenuta della finanza pubblica. La manovra prenderà forma con la nota di aggiornamento al Def, attesa a fine settembre. Il Tesoro non ha ancora tutti i dati su entrate, spese e andamento dell’economia. Ma di soldi, sicuramente, ce ne sono pochi.

Venerdì 1° settembre, ore 17.00