Sabato e domenica Roma ha ospitato il G20, il summit dei leader mondiali. Il vertice, tenutosi presso il Centro Congressi “La Nuvola” dell’EUR, si è concentrato su tre priorità: “People, Planet, Prosperity”.
Nel corso del summit – al quale non hanno preso parte fisicamente il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Putin – i capi di Stato e di Governo delle venti maggiori economie mondiali hanno raggiunto tre importanti accordi:
Soddisfatto dell’esito del G20 il Presidente del Consiglio Draghi: “Abbiamo riformato il sistema di tassazione internazionale, un risultato inseguito per decenni. Abbiamo superato il protezionismo nei prodotti sanitari, assicurato più vaccini per i poveri nel mondo. Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa, con nuovi modi per assistere i paesi più poveri del mondo. […] Per la prima volta i Paesi G20 riconoscono la validità scientifica dell’obiettivo di contenere il surriscaldamento sotto i 1,5 gradi centigradi e si sono impegnati a mantenere a portata di mano l’obiettivo con azioni immediate e impegni a medio termine. […] Prima non c’era nessun impegno collettivo sulle zero emissioni e ora si parla di raggiungerlo entro o attorno al 2050 e questo è un progresso. C’è la promessa di dare 100 miliardi di dollari all’anno ai paesi più poveri per il clima. […] “il senso di urgenza c’è ed è stato condiviso da tutti”.
Giovedì, dopo diverse tensioni politiche, il Governo dà il via libera ad una manovra da 30 miliardi.
Tra le principali misure:
L’iter della Legge di Bilancio, che quest’anno parte da Palazzo Madama, dovrebbe avere inizio la prossima settimana.
Il ddl Zan, dopo tre mesi di stop, torna in aula al Senato.
Ospite su RaiTre da Fabio Fazio, il leader del PD, Enrico Letta, suggerisce al promotore della legge, Alessandro Zan, di confrontarsi “con le altre forze politiche per trovare un’intesa in Parlamento”.
Ma il confronto non basta, e a scrutino segreto passa la “tagliola” proposta da Lega e FdI: 154 senatori votano per il non passaggio agli articoli, bloccando l’esame del provvedimento, che non potrà tornare all’esame delle Commissioni competenti prima di sei mesi.
Numeri alla mano, sono almeno 16 i franchi tiratori. Mentre PD e M5S – secondo i quali l’affossamento del decreto è “un passo indietro rispetto al Paese” – puntano il dito contro Italia Viva, esulta il leader della Lega Salvini: “sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5 stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il DDL Zan. Ora ripartiamo dalle proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”.
Banco di prova per l’elezione del Presidente della Repubblica del prossimo febbraio? Intanto le piazze di Milano e Roma si mobilitano in segno di protesta allo stop alla legge.
Arriva, dal Senato, il via libera alla legge sulla parità di genere con sgravio contributivo. Tra le principali novità:
Secondo le relatrici Gribaudo e Fedeli, il Paese “compie un passo di fondamentale importanza verso il completo superamento delle disuguaglianze di genere, l’aumento dell’occupazione femminile, l’assunzione del principio di condivisione tra donne e uomini delle opportunità e delle responsabilità sul lavoro e in famiglia”.
Nuovo incontro tra Lega e FI. A Villa Grande, anche dopo quanto accaduto sul ddl Zan, si continua a discutere dell’elezione del Capo dello Stato e di legge elettorale.
Il tavolo, allargato ai capigruppo dei due partiti, vedrà anche la partecipazione della leader di FdI Giorgia Meloni.
Salta la fusione di Monte dei Paschi di Siena in Unicredit.
Il Governo, azionista della banca per evitarne il default, dovrà ora richiedere alla Commissione europea un tempo più lungo per il processo di privatizzazione.
Al commercio di carte d’identità false e certificati di vaccini, si aggiunge anche la vendita di Green Pass falsi, illegali, ma funzionanti.
Sul web, infatti, circola un Green Pass perfettamente funzionante a nome Adolf Hitler.
Venerdì 29 ottobre, ore 18.00