Weekly Pills
I fatti salienti della settimana
15 aprile – 19 aprile
Il discorso di Mario Draghi sull’Ue
Durante una conferenza recente a La Hulpe, l’ex governatore della BCE, già Presidente del consiglio italiano, Mario Draghi ha delineato un’imperativa necessità di riforma per l’Unione Europea, sottolineando la necessità di un’Unione adatta ai tempi attuali. “Abbiamo bisogno di un’Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani“, ha dichiarato Draghi. L’ex Presidente del Consiglio propone tre aree prioritarie: l’uso efficace delle economie di scala a livello continentale, il finanziamento dei beni pubblici europei e la garanzia di risorse vitali.
In particolare, Draghi ha evidenziato la necessità di superare la frammentazione del mercato, citando il caso dell’unione dei mercati di capitale. Propone un innovativo “28mo regime”, un meccanismo flessibile che permetterebbe una maggiore cooperazione senza necessariamente armonizzare completamente le regole tra i Paesi membri. Con una stima di risparmio europeo di 33 mila miliardi di euro e un investimento annuale all’estero di 300 miliardi di euro, la frammentazione del mercato unico è diventata un ostacolo alla crescita. È essenziale unire gli sforzi per garantire un’economia europea competitiva e integrata.
Mentre alcune nazioni esitano per timori di costi aggiuntivi e una possibile marginalizzazione, altre, come Italia e Francia, sono sulla stessa linea. Tuttavia, il coinvolgimento della Germania rimane fondamentale, poiché si trova ora al crocevia tra interessi locali e l’imperativo di un’azione collettiva. In questo contesto, l’Europa si trova a una svolta cruciale: abbracciare il cambiamento proposto da Draghi significa affrontare le sfide odierne con un’Unione rinnovata e proattiva. Per Draghi l’Europa è costruita per il “mondo di ieri”, quello prima del Covid, della guerra in Ucraina, dei conflitti in Medioriente e del ritorno della rivalità tra potenza. È necessario, dunque, smettere di guardare alla competizione interna all’UE per concentrarsi verso le sfide esterne, proponendo nuove regole condivise adatte alle sfide incombenti.
Ryanair vs Antitrust: le parole di O’Leary
Il procedimento per il rischio di abuso di posizione dominante aperto dall’antitrust nei confronti di Ryanair non è andato giù al ceo del gruppo, Michael O’Leary. Dopo il siparietto organizzato in conferenza stampa, dove O’Leary si è presentato con dei cartonati travestiti da pirati – a sottolineare che, a suo dire, le travel agency sarebbero che applicano i rincari sarebbero dei veri e propri pirati –, il Ceo del Gruppo Ryanair è stato categorico: “l’incapacità dell’Agcm di tutelare i consumatori italiani è indifendibile. Ho buone relazioni con questo governo, mai state migliori. Ho incontrato Salvini, il presidente della Calabria Occhiuto di recente è venuto a Dublino dopo che abbiamo aperto la base di Reggio Calabria. E poi l’Antitrust apre un procedimento ‘sciocco’ come quello contro di noi”.
In questo contesto, proprio sulla base del procedimento cautelare contro Ryanair si è svolta in Antitrust l’audizione a cui hanno partecipato, oltre alle agenzie di viaggi tradizionali, anche le Online Trade Agencies (OTA). In sostanza, le richieste sono quelle di inibire le condotte vessatorie messe in atto nei confronti delle agenzie di viaggi e degli altri player del mercato. L’Autorità garante dovrà esprimersi sulla necessità di adottare un provvedimento cautelare urgente. Il provvedimento dell’Agcm potrebbe infatti avere conseguenze significative sul modello di business di Ryanair.
Confindustria, Orsini ha scelto la squadra
Dal Consiglio generale è uscita la squadra che affiancherà il Orsini per il quadriennio 2024-2028. Il Presidente ha dichiarato: “abbiamo cercato di ricomporre ovviamente tutte le anime in modo libero cercando le competenze”. La squadra di presidenza di Confindustria, eletta con l’84% delle preferenze, sarà guidata da Maurizio Tarquini come direttore generale, nominato dopo l’elezione di Orsini alla presidenza il 23 maggio. Raffaele Langella svolgerà il ruolo di consigliere diplomatico, mentre i dieci vicepresidenti elettivi includono Francesco De Santis, responsabile della Ricerca e dello Sviluppo; Maurizio Marchesini, delegato per il Lavoro e le Relazioni industriali; Stefan Pan, incaricato dell’Unione europea e del Rapporto con le Confindustrie europee; Lucia Aleotti, vicepresidente per il Centro Studi; Angelo Camilli, responsabile del Credito, della Finanza e del Fisco; Barbara Cimmino, incaricata dell’Export e dell’Attrazione degli investimenti; Vincenzo Marinese, responsabile dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie; Natale Mazzuca, delegato alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno; Marco Nocivelli, incaricato delle Politiche industriali e del Made in Italy; e Lara Ponti, responsabile della Transizione Ambientale e degli obiettivi ESG. Inoltre, la squadra di presidenza comprende anche tre vicepresidenti di diritto: Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria; Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori; e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Orsini, manterrà la responsabilità su Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto.
Il board sarà coadiuvato da cinque delegati del Presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare. Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del Presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.
Gli esiti del G7 di Capri
Dal 17 al 19 aprile si è svolta a Capri la riunione dei Ministri degli Esteri del G7, presieduta dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. In un contesto internazionale segnato da forti tensioni, Tajani ha sottolineato il ruolo del G7 guidato dall’Italia nell’operare per la pace. “Il Governo è completamente impegnato nel perseguire questo obiettivo”, ha dichiarato, aggiungendo fiducioso che il meeting di Capri avrebbe contribuito in modo significativo.
Durante il summit, sono stati affrontati temi cruciali, inclusa la questione delle potenziali sanzioni contro l’Iran. Secondo fonti attendibili, tali sanzioni si concentrerebbero su singoli individui coinvolti nella catena di approvvigionamento di droni e missili destinati alla Russia e usati nei bombardamenti sull’Ucraina. Questa mossa sarebbe interpretata come un chiaro messaggio politico da parte dell’Occidente. Tra gli altri argomenti discussi vi sono stati la possibile fornitura di sistemi di difesa aerea all’Ucraina, gli sforzi per ridurre la tensione nel conflitto in Medio Oriente e la gestione della questione migratoria. Al termine della conferenza stampa conclusiva, il Ministro Tajani ha affermato: “Abbiamo riscontrato una grande unità di intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali”.
Il punto sulle elezioni lucane
Domenica 21 e lunedì 22 aprile i lucani sono saranno chiamati alle urne per scegliere il prossimo Presidente della Regione. Si tratta di una corsa a tre che vede coinvolto il Presidente uscente, Vito Bardi, sostenuto dal centrodestra, Piero Marrese, sostenuto dal centrosinistra, ed Eustachio Follia, candidato di Volt. Si adotterà la formula del turno unico, dove l’elettore è chiamato ad esprimere una preferenza all’interno della lista scelta e votare per il candidato Presidente in una sola scheda. Vito Bardi è sostenuto, oltre che dalla coalizione di centrodestra, anche da Azione e Italia Viva. Secondo i sondaggi, Bardi resta il grande favorito con il 53.3% delle preferenze, seguito dal 45.5% di Marrese, distanziando di molto Follia (1.2%).
Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno già concluso il loro tour lucano a sostegno di Marrese mentre oggi, venerdì 19 aprile, sono a Potenza Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini per Vito Bardi. Dopo l’esperienza abruzzese, non conclusasi benissimo, il campo largo proverà la non facile impresa di strappare la Basilicata al centrodestra.
Sull’aborto è scontro tra Italia e Spagna
Scontro tra Roma e Madrid sul delicato tema dell’aborto. Il Ministro spagnolo per le pari opportunità, Ana Redondo ha criticato l’emendamento italiano per consentire ai movimenti pro-vita di operare nei consultori, asserendo che questo minaccia i diritti delle donne.
La premier italiana Giorgia Meloni ha risposto con fermezza, sottolineando l’importanza di basare le opinioni sulla conoscenza dei fatti. Duro anche l’intervento del ministro italiano per la Famiglia, Eugenia Roccella, che ha ribadito che ha dichiarato “Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana, che si dichiara paladina della legge 194 ma non ne conosce il contenuto o fa finta di non conoscerlo, dal momento che contesta un emendamento che non fa altro che riprodurre alla lettera un articolo della legge sull’aborto in vigore da quarantasei anni. Leggi, emendamenti e relazioni ministeriali al Parlamento sono a disposizione di chiunque voglia consultarli prima di esternare, per evitare di farlo senza cognizione di causa”.
Venerdì 19 aprile, ore 19.45