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Weekly Pills

I principali fatti dal mondo della politica
Focus
Settimana
24/28
Apr

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n.16/2023

24 – 28 aprile

Il pasticcio della maggioranza sul Def

Durante la seduta di giovedì pomeriggio la Camera dei deputati ha respinto la risoluzione proposta dalla maggioranza che autorizza lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. Per l’approvazione è richiesta infatti la maggioranza assoluta, ossia 201 voti. Confusione tra la compagine di maggioranza capitanata da FdI, che per sei voti si è vista scivolare tra le mani l’approvazione. La presidente Meloni ha definito la vicenda “un brutto scivolone, una brutta figura”, richiamando poi tutti alla responsabilità.

Non un segnale politico, rassicura ad ogni modo la Premier, che ha convocato d’urgenza il Consiglio dei ministri, durato appena cinque minuti e terminato con la presentazione della nuova relazione. Non sono mancati i commenti dell’opposizione, con il capogruppo del PD, Chiara Braga, che ha parlato di “fallimento della maggioranza sull’atto politico più importante”. Ancora più diretti i 5 Stelle: il capogruppo Francesco Silvestri, senza mezzi termini, ha dichiarato “siete degli incapaci: il presidente Meloni vada subito al Quirinale a farsi guidare”.

L’approvazione della Camera è poi arrivata nella mattinata di venerdì 28 mentre nel pomeriggio è arrivato il via libera del Senato, che del resto aveva già dato l’ok giovedì 27.

Nuove uscite dal PD

Dopo quello di Andrea Marcucci, senatore vicinissimo a Renzi, negli ultimi giorni altri due nomi illustri hanno annunciato la propria uscita dal PD: si tratta del Senatore Enrico Borghi e della eurodeputata Caterina Chinnici. A spingere Borghi a lasciare il partito ed entrare in Italia Viva sono “le prime scelte di Schlein” cherappresentano una mutazione generica: da partito riformista a un partito massimalista di sinistra”.

Particolarmente significativa, da un punto di vista politico, è l’uscita di Chinnici: l’eurodeputata, che pochi mesi fa aveva sfidato il forzista Renato Schifani per la Presidenza della Regione Sicilia, entra proprio in Forza Italia.

Due nuovi campanelli d’allarme per la neosegretaria Elly Schlein, la cui linea non viene apprezzata dalla componente più moderata del partito e porterà a nuove fuoriuscite. Ne è sicuro il leader di IV Matteo Renzi, che commenta così l’adesione di Borghi al proprio gruppo: “Non so chi sarà il prossimo, ma sono certo che non sarà l’ultimo”.

Di Maio nuovo inviato speciale UE nel Golfo

L’ex Ministro degli esteri e leader del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio sarà il nuovo Inviato speciale dell’UE nel Golfo. La nomina è stata comunicata dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE Josep Borrell e ratificata dal Comitato Politico e di Sicurezza dell’UE. Per diventare definitiva, dovrà ora essere ratificata dal Consiglio UE (quindi dagli Stati membri). Il passaggio dovrebbe tuttavia essere una formalità, e Di Maio dovrebbe entrare in carica il prossimo 1° giugno.

La nomina scatena numerose critiche da parte delle forze politiche italiane. Secondo la Legaquella di Bruxelles è una indicazione vergognosa”, mentre il Ministro degli esteri Tajani annuncia come sia “una scelta legittima, ma non è il candidato del Governo”, anche se l’Italia non ha sollevato nessuna obiezione in sede di ratifica.

PNRR, Fitto riferisce alle Camere

Come promesso nelle scorse settimane, il Ministro con delega al PNRR Raffaele Fitto informa le Camere sullo stato di avanzamento degli investimenti del Piano. Per quanto riguarda la terza rata da 19 miliardi, la cui erogazione dall’UE è ancora in stand-by, “si procederà con l’invio di ulteriore documentazione, in un confronto costante e propositivo con la Commissione europea per raggiungere questo obiettivo”.

Il Ministro ammette “che sicuramente ci sono alcune criticità, ma non è il caso di costruire allarmismi. Stiamo lavorando al raggiungimento dei 27 obiettivi con scadenza al 30 giugno e c’è l’esigenza di intervenire preventivamente per correggere alcuni obiettivi intermedi, ma col mantenimento dell’obiettivo finale”. Per le scadenze del 30 giugno, occorre “capire quanti interventi non riescono a rispettare il target, in modo da modificare l’obiettivo al 30 giugno e garantire la realizzazione dell’intervento entro la fine del periodo”.

Fitto rassicura inoltre che a maggio il Governo presenterà una relazione semestrale che conterrà una valutazione complessiva e documentata del PNRR, che costituirà “una base per costruire una dinamica di confronto sulle criticità”.

Nuovo Patto di Stabilità, come cambiano le regole

Il nuovo Patto di Stabilità presentato dalla Commissione europea può entrare in vigore all’inizio del 2024. Secondo Valdis Dombrovskis, Vicepresidente della Commissione europea, le nuove regole vengono incontro alle richieste dell’Italia, che chiede maggiore margine di manovra nei percorsi di rientro del debito. I numeri restano comunque impietosi: secondo le proiezioni, il Governo italiano dovrebbe tagliare, considerando una riduzione di quattro anni, lo 0.85% del Pil, ovvero circa 14-15 miliardi all’anno. Su sette anni, invece, si parla di 8 miliardi all’anno. Il ministro Giorgetti, a metà tra irritazione e realismo, ha dichiarato “il nuovo Patto di stabilità impone una rigorosa revisione della spesa, di tutta la spesa, compresi gli investimenti”.

Ora si teme per la riforma delle pensioni e dell’Irpef annunciata dal Governo perché, al fine di trovare le risorse, potrebbe essere necessario sacrificare ulteriori capitoli di spesa. Sul piatto anche l’ipotesi di ulteriori tagli al reddito di cittadinanza ma la volontà di Bruxelles è chiara: chiudere la riforma entro l’anno e poi dare il via alle trattative relative ai piani quadriennali di rientro con gli Stati entro aprile. Resta da vedere quanto costerà la manovra all’Italia.

Morto il senatore Andrea Augello

Nel primo pomeriggio di venerdì è morto il senatore di Fratelli d’Italia Andrea Augello. Vicepresidente della 6a Commissione Finanze, era malato da tempo. Cordoglio unanime di tutte le forze politiche. La presidente Meloni ha espresso il proprio cordoglio sul suo profilo social: “Ci ha lasciato Andrea Augello, senatore di Fratelli d’Italia. Un punto di riferimento per tanti, un politico estremamente capace, un uomo intelligente, determinato, divertente. Ci mancherà, e molto. Alla sua famiglia, alle sue figlie, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene come gliene volevamo noi, condoglianze sincere. A Dio, Andrea

Venerdì 28 aprile, ore 16:30