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I principali fatti dal mondo della politica
Focus
Settimana
13/17
Mag

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n. 19/2024

13 – 17 maggio

Com’è andato il tour romano di Ursula von der Leyen

La tappa romana della tournée elettorale di Ursula von der Leyen, in corsa con il PPE per un secondo mandato come Presidente della Commissione europea, ha lasciato dietro di sé più domande che risposte. È stata una tappa particolare, in sordina: una chiacchierata con i giovani di Forza Italia, colloqui con Massimiliano Giansanti ed Ettore Prandini, Presidenti rispettivamente di Confagricoltura e Coldiretti. Ma a far più rumore è stato un non incontro Giorgia Meloni, che ha invece ricevuto Petr Fiala, premier ceco. Puntuale invece l’appuntamento con Antonio Tajani, che del PPE è Vicepresidente.

Tornando alle domande, quella che si pone la galassia forzista è: quanto rende, in termini di voti, appoggiare la ricandidatura della von der Leyen? Se da un lato Tajani, in una telefonata con la Meloni, ha ricordato come “a Ursula dobbiamo molto, a partire dal PNRR”, dall’altro ha anche dichiarato “Von der Leyen è il candidato votato dal PPE. Però poi conta il Consiglio” (il Consiglio europeo che designa il Presidente della Commissione Ue). Molto più diretta è stata Licia Ronzulli, che ha definito Ursula “un cavallo zoppo”. Nel mentre, il nome che circola tra i deputati azzurri è quello di Roberta Metsola, Presidente uscente del Parlamento europeo.  L’improvvisa debolezza della candidatura della von der Leyen ha spiazzato Giorgia Meloni ma, ad onor del vero, non Matteo Salvini che da tempo ha fatto del “no” a Ursula una sorta di slogan, anche per distinguersi dai suoi alleati al governo. Resterà da vedere cosa succederà all’indomani delle prossime Elezioni europee.

Meloni-Schlein: questo duello non s’ha da fare

Il duello televisivo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein, previsto per il 23 maggio nel salotto di Bruno Vespa, non si farà. La Rai ha comunicato che solo quattro delle otto liste parlamentari hanno accettato l’invito al confronto a due, non raggiungendo la maggioranza richiesta dall’Agcom. Bruno Vespa ha commentato con disappunto: «Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto».

Italia Viva, insieme a FdI, Pd e Lega, aveva accettato, ma mancava ancora un partito per raggiungere il quorum necessario. Tentativi di coinvolgere altri leader come Michele Santoro e Cateno De Luca non sono andati a buon fine, portando la Rai a rinunciare per evitare ulteriori polemiche. Alternative come un confronto all’americana o serate multiple proposte da Enrico Mentana e SkyTg24 sono in discussione. Elly Schlein ha dichiarato la sua disponibilità per altri confronti: «Io ho sempre detto che sarei stata disponibile dovunque e in qualunque momento».

Ita-Lufthansa, l’Antitrust Ue (per ora) non ci sta

L’offerta di Lufthansa per l’acquisizione di una quota della compagnia aerea Ita potrebbe essere ostacolata dalle autorità antitrust dell’Unione Europea, a meno che non siano apportate significative miglioramenti alle misure correttive proposte. Fonti informate sulla questione hanno rivelato che le misure correttive presentate la scorsa settimana non sono considerate sufficienti per affrontare le preoccupazioni riguardanti la concorrenza sulle rotte aeree tra l’Italia e altri Paesi, né per evitare un potenziale rafforzamento della posizione di Ita all’aeroporto di Milano Linate. Lufthansa ha ancora la possibilità di proporre ulteriori rimedi prima della decisione della Commissione il prossimo 4 luglio. Roma, nonostante ciò, mantiene il proprio piano di vendere una quota del 41% di Ita a Lufthansa e non sta considerando alternative mentre l’indagine dell’UE è ancora in corso. Entrambe le parti coinvolte, l’Antitrust UE e Lufthansa, non hanno rilasciato commenti in merito alla situazione.

Via libera del Senato al Superbonus

l decreto Superbonus è stato approvato dal Senato con 101 voti favorevoli, 64 contrari e nessun astenuto, e ora passa alla Camera per l’ulteriore iter legislativo. Il governo ha ottenuto la fiducia necessaria per avanzare con il provvedimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha espresso perplessità sul decreto: «Siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore; per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo». Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, ha criticato l’effetto retroattivo della norma, sottolineando le difficoltà per le banche: «Non è una norma piana ma piena di combinati disposti, sono sabbie mobili».

Carlo Calenda di Azione ha bocciato il decreto definendolo «il più folle, il più iniquo e il più di destra mai fatto nella storia repubblicana». Anche Matteo Renzi di Italia Viva ha criticato il provvedimento, affermando: «A una misura sbagliata date una risposta inadeguata. Siete il governo delle tasse». Nonostante le tensioni, il senatore della Lega Massimo Garavaglia ha riconosciuto che i lavori si sono conclusi in maniera ordinata, nonostante le divergenze all’interno della maggioranza. Con il passaggio alla Camera, il dibattito sul Superbonus proseguirà, promettendo ulteriori confronti accesi tra le forze politiche, che dovranno trovare un compromesso per attuare misure efficaci e condivise.

Il governo vende il 2,8% di ENI

Il Ministero dell’Economia ha annunciato la vendita di una parte della sua partecipazione in Eni. La vendita, riservata a investitori istituzionali italiani e stranieri, ha rappresentato il 2,8% del capitale della società, generando un incasso di 1,4 miliardi di euro. Lo Stato detiene ora il 2% delle azioni di Eni, riducendo la sua quota dal precedente 4,8%. Tuttavia, mantiene una significativa quota del 28,5% tramite Cassa Depositi e Prestiti, istituto finanziario sotto il controllo del Ministero dell’Economia. Questa operazione si inserisce nel più ampio piano di privatizzazioni del governo, che include anche la cessione di ITA Airways e di MPS, con l’obiettivo di raccogliere circa 20 miliardi di euro entro il 2026.

Venerdì 17 maggio, ore 17.15