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I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n. 34/2024

16 – 20 settembre

Settimana Politica n. 34/2024

16 – 20 settembre

Utilizzo di armi occidentali in Russia: ok dal Parlamento Ue, l’Italia è contraria

Il Parlamento Europeo ha approvato, giovedì 19 settembre, una risoluzione che invita gli Stati membri a revocare le restrizioni sull’uso delle armi occidentali fornite all’Ucraina, consentendone l’uso contro obiettivi legittimi anche in territorio russo. I voti favorevoli sono stati 425, 131 i contrari e 63 gli astenuti, ma si evidenziano profonde spaccature tra le delegazioni italiane, sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione. La maggioranza di governo si è divisa sul tema: Fratelli d’Italia, pur sostenendo la risoluzione complessiva, ha votato contro il controverso paragrafo 8 che tratta specificamente l’uso delle armi in Russia. All’interno del partito, infatti, Carlo Fidanza, capodelegazione, Pietro Fiocchi e Nicola Procaccini, pur sostenendo la risoluzione, si sono opposti al paragrafo 8. In Forza Italia, invece, Giusi Princi e Massimiliano Salini hanno votato a favore del paragrafo 8, mentre la maggior parte del gruppo, seguendo la linea del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha votato contro, con lo stesso Tajani che era stato chiaro sul tema: “Votiamo no”.

Dall’opposizione, il Partito Democratico si è spaccato nettamente. La maggioranza del gruppo ha votato contro l’emendamento, incluso il capodelegazione Nicola Zingaretti, mentre Pina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato a favore. La Lega, come atteso, ha votato in blocco contro tutta la risoluzione, preoccupata di un’escalation del conflitto. Tra i 5 Stelle e i Verdi, le delegazioni hanno votato compatte contro l’intera risoluzione, criticando l’approccio del Parlamento Europeo sulla guerra in Ucraina.

Al via il G7 Cultura

Si è aperto oggi a Napoli il G7 Cultura con il debutto del nuovo ministro Alessandro Giuli. Un evento di grande rilevanza per promuovere la cultura come pilastro della convivenza civile. Il Ministro ha sottolineato l’importanza della cultura nel combattere discriminazione ed estremismo, definendola un antidoto fondamentale in un’epoca di sfide globali.  Giuli ha inaugurato l’evento con un gesto simbolico, donando una medaglia al ministro ucraino della Cultura, Mikola Tochytskyi, per esprimere solidarietà nella resistenza ucraina contro l’aggressione russa. Questo atto ha segnato un momento significativo, sottolineando l’unità delle democrazie liberali nel difendere il patrimonio culturale europeo.

Giuli ha anche affrontato temi cruciali come la restituzione delle opere d’arte e la lotta contro gli scavi clandestini. Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Mic, ha messo in risalto l’interesse delle delegazioni per le meraviglie del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e per l’accoglienza ricevuta. ll G7 Cultura anticipa il prossimo appuntamento internazionale: il G7 Agricoltura e Pesca, che si svolgerà a Siracusa dal 26 al 28 settembre. Questo incontro metterà in luce l’impegno dell’Italia nel promuovere pratiche sostenibili e affrontare le sfide legate all’agricoltura e alla pesca.

Von der Leyen presenta la nuova Commissione

Il 17 settembre Ursula von der Leyen ha presentato la nuova Commissione Europea a Strasburgo, dopo settimane di intense negoziazioni tra gli Stati membri. La squadra è composta da undici donne e sedici uomini, con l’italiano Raffaele Fitto, Ministro del governo Meloni, che ha ottenuto il ruolo di Vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme. Tra i commissari spicca il lituano Andrius Kubilius, assegnato alla difesa e allo spazio, mentre Stéphane Séjourné sostituisce Thierry Breton come commissario francese. Von der Leyen ha sottolineato l’urgenza di un’economia competitiva e sostenibile, ponendo l’accento sullo sviluppo tecnologico e la lotta al cambiamento climatico.

Tra gli obiettivi principali, la Commissione si propone di rafforzare la competitività dell’Europa nel settore tecnologico, promuovendo una transizione verde ed equa, con particolare attenzione alla digitalizzazione e all’energia pulita. Sono stati ribaditi inoltre l’importanza della difesa comune e dell’autonomia strategica, temi chiave nell’attuale contesto geopolitico, mentre le nomine riflettono una sensibilità verso l’equilibrio di genere.

Le dichiarazioni di Draghi a Strasburgo

Durante la presentazione del suo report in occasione della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, Mario Draghi si è detto preoccupato che, con il tempo, l’Europa possa diventare “inesorabilmente un posto meno prospero, meno equo, meno sicuro”. Ciò, secondo l’ex Premier, renderebbe gli europei “meno liberi di scegliere il proprio destino”. Per evitare ciò, secondo Draghi è necessario migliorare le catene di approvvigionamento e aumentare la capacità produttiva nei settori strategici, come difesa e spazio.

Draghi ha anche messo in guardia contro le opposizioni alla creazione di un mercato unico e all’emissione di debito comune, dichiarando che chi è contrario a questa soluzione “si oppone ai nostri obiettivi Ue”. Il debito non è pensato per la spesa generale oppure per i sussidi, bensì per la realizzazione degli obiettivi fondamentali della competitività europea. Infine, per quanto riguarda gli obiettivi di decarbonizzazione, “se gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa saranno accompagnati da un piano coerente per raggiungerli, la decarbonizzazione sarà un’opportunità per l’Europa”. Se dovesse venire meno una politica comune in tal senso, a farne le spese sarebbe, ancora una volta, la competitività di tutta l’Europa.

Venerdì 20 settembre, ore 18.45