Weekly Pills
I fatti salienti della settimana

25 – 29 Settembre
L’incontro tra Meloni e Macron
A seguito dei funerali di Stato del presidente emerito Giorgio Napolitano, Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron hanno avuto un lungo colloquio della durata di un’ora e venti. Al centro del dibattito il complesso dossier migranti e delle priorità economiche, in attesa del Med 9 di Malta e del Consiglio Europeo informale di Granata, che si terrà la prossima settimana.
Si parla di un dialogo “lungo e cordiale”, atto a cercare una “soluzione europea” alla questione migratoria. Nei giorni scorsi il presidente francese ha sottolineato diverse volte l’esigenza di aiutare l’Italia nella gestione migranti, chiedendo a Bruxelles un approccio integrato che comporti la collaborazione delle istituzioni e gli Stati europei. L’incontro assume un importante valore simbolico e fa seguito a quello tra il Ministro degli esteri e Vicepremier, Antonio Tajani e la sua omologa francese, Catherine Colonna. Tajani aveva sottolineato l’esigenza di “mettere a punto un sistema europeo di migrazione e asilo moderno ed efficiente”.
Addio a Giorgio Napolitano
Venerdì 22 settembre è morto a Roma, all’età di 98 anni, il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il due volte Capo dello Stato è stata sicuramente una delle figure di maggior spicco nella politica italiana del XX e XXI secolo. Durante la camera ardente, allestita a Palazzo Madama, il Santo Padre, con una visita a sorpresa, ha reso omaggio a a Giorgio Napolitano. Per la prima volta un Papa ha varcato la soglia del Senato. Il funerale invece è stato atipico; laico, senza persone e svoltosi per la prima volta a Montecitorio. Alle esequie hanno preso parte, tra gli altri, oltre al presidente italiano Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron (e il suo predecessore François Hollande) e quello tedesco, Frank-Walter Steinmeier (“Era un europeo come nessun altro”).
Cdm, via libera alla Nadef
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023. Questa nota, preparata dal Governo, tiene conto di vari fattori, tra cui la complessa situazione economica globale, l’impatto delle politiche monetarie restrittive con l’aumento dei tassi di interesse e le conseguenze del conflitto in Ucraina. Nel contesto delle finanze pubbliche, si è adottato un approccio prudente, in parte dovuto al rallentamento dell’economia in corso, che ha portato a una revisione delle previsioni di crescita per il 2023-2024. Di fronte a questo rallentamento e all’andamento dell’inflazione, è stato ritenuto necessario adottare misure di sostegno ai redditi reali delle famiglie, in particolare quelle a basso reddito.
Inoltre, grazie alla conferma della riduzione delle tasse sul lavoro, si prevede una diminuzione della pressione fiscale nel 2024. L’obiettivo rimane quello di ridurla ulteriormente nel corso del mandato legislativo. Le proposte di legge di bilancio presentate dal Governo riflettono questa strategia, con conferme del taglio delle tasse sul lavoro anche nel 2024, misure di sostegno alle famiglie e alla genitorialità, continuazione dei rinnovi contrattuali nel settore pubblico, conferma degli investimenti pubblici, con particolare attenzione a quelli previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e il rifinanziamento delle politiche esistenti.
Patto Ue migranti, l’Italia frena
Il Consiglio Ue avrebbe dovuto trovare un accordo sull’ultima parte del Patto Ue su Immigrazione e Asilo per superare uno stallo che perdurava da luglio. Nonostante il via libera di Berlino, l’accordo resta in discussione per via dei dubbi espressi dall’Italia: “Non abbiamo detto no alla proposta tedesca presentata stamani, il ministro dell’Interno ha soltanto preso tempo per esaminare dal punto di vista giuridico i contenuti di questa proposta, ma questo non significa pensare che non si debbano salvare le persone in mare”. Questo il commento di Antonio Tajani, che ha sottolineato l’esigenza di dover valutare attentamente una proposta di questo tipo.
La premier Meloni ha scritto una lettera al suo omologo Scholz, molto critica rispetto alla scelta del governo tedesco di sostenere le ong; posizione analoga a quella sostenuta dal ministro Crosetto, a cui la Germania aveva risposto parlando di “dovere giuridico”, relativamente al salvataggio delle persone in mare. La questione, certamente spinosa, verrà affrontata a margine del vertice Med 9 di Malta, dove si incontreranno Macron, la Presidente von der Leyen e Giorgia Meloni per parlare proprio dell’emergenza migranti.
Salvini punta alla pace fiscale
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, punta ad una nuova pace fiscale con saldo e stralcio per cartelle sotto i 30mila euro. Un’ipotesi sulla quale il leader leghista è tornato a più riprese sempre con l’obiettivo di liberare fondi per i Comuni e lo Stato. La proposta di pace fiscale di Salvini è un piano volto a consentire ai contribuenti italiani di regolarizzare le loro imposte arretrate in modo agevole e vantaggioso. In sostanza, offre un’opportunità per “mettersi in pace” con il fisco italiano, riducendo le sanzioni e gli interessi sulle imposte non pagate in passato. La proposta di Salvini mira a raggiungere diversi obiettivi tra cui aumentare le entrate fiscali, incentivando i contribuenti a regolarizzare la loro situazione fiscale, ridurre l’evasione offrendo condizioni vantaggiose per il pagamento delle imposte arretrate, alleviare il carico fiscale su famiglie e imprese e promuovere la legalità. Tuttavia, la proposta di pace fiscale di Salvini non è stata priva di critiche e preoccupazioni. Alcuni sostengono che potrebbe essere vista come una “premialità” per coloro che hanno evaso le tasse, mentre altri hanno timori legati alla potenziale riduzione delle entrate fiscali a breve termine.
Venerdì 29 settembre, ore 18.00