Weekly Pills
I fatti salienti della settimana
12 – 16 Dicembre
L’Ue promuove la manovra italiana
La Commissione europea promuove la manovra italiana, valutata “nel complesso in linea con gli orientamenti di bilancio” europei e “equilibrata”. Vi sono tuttavia alcuni “rilievi critici” evidenziati dalla Commissione, che riguardano l’innalzamento al tetto del contante, l’eliminazione dell’obbligo di POS fino a 60 euro e le misure su fisco e pensioni; in particolare, le prime due misure “non sono in linea” con le raccomandazioni UE di combattere l’evasione fiscale.
Esprime soddisfazione il Governo: per la Presidente del Consiglio Meloni il giudizio europeo “conferma la bontà del lavoro del Governo, sottolinea la solidità della manovra e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta”, mentre secondo il Ministro dell’economia Giorgetti i rilievi sono “un pelo nell’uovo”.
È tuttavia probabile che l’Esecutivo andrà incontro ad alcune delle richieste della Commissione, su tutte quelle riguardanti la soglia per l’obbligo di POS: il limite dovrebbe scendere dai 60 euro previsti dal testo del ddl Bilancio a 30 euro, come confermato anche da uno dei relatori del provvedimento, il forzista Pella: “l’abbassamento della soglia a 30 euro per l’utilizzo del Pos è un’ipotesi allo studio, la stessa presidente Meloni aveva parlato a noi relatori e ai capigruppo di questa trattativa che lei stessa ha portato avanti con l’Europa, la possibilità di scendere ci è stata richiesta”.
Legge di Bilancio, iniziano le votazioni
Entra nel vivo l’esame della legge di bilancio: per tutto il fine settimana, la V Commissione procederà con la votazione degli emendamenti. Il tempo a disposizione è poco, dal momento che – secondo il calendario – il testo dovrebbe approdare in Aula martedì 20 dicembre, in modo da permetterne l’approvazione in prima lettura prima di Natale.
Per accelerare l’iter del provvedimento, il Governo ha chiesto alla maggioranza di ridurre il più possibile il numero degli emendamenti presentati e ha invitato i gruppi parlamentari a indicare i cd. “supersegnalati” (ossia gli emendamenti più importanti tra quelli segnalati, che sono circa 450). Il Governo inoltre interverrà, prima di sabato, con un proprio pacchetto di proposte emendative, che interverranno su Opzione donna, pensioni minime Superbonus.
Intanto, nella giornata di venerdì la 5° Commissione Bilancio del Senato ha terminato l’esame del Decreto Aiuti quater: il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 17 gennaio, approderà in Aula il 20 dicembre per l’approvazione in prima lettura.
Sempre venerdì, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo Codice degli appalti, con grande soddisfazione del Ministro delle infrastrutture Salvini che ritiene questa “l’iniziativa più importante” da quando il Governo è in carica. Soddisfatta anche la premier Meloni, secondo la quale il nuovo Codice “permetterà di semplificare le procedure e garantire tempi più veloci e rappresenterà un volano per il rilancio della crescita economica e l’ammodernamento infrastrutturale della Nazione”.
I ritardi del Pnrr
A poco più di due settimane dalla fine dell’anno, l’Italia è lontana dal raggiungere tutti i 55 obiettivi PNRR in scadenza al 31 dicembre e necessari per lo sblocco della terza rata del Piano.
I ritardi sono certificati dalla Cabina di regia per il monitoraggio dello stato di attuazione del PNRR, svoltasi venerdì a Palazzo Chigi e coordinata dal Ministro Raffaele Fitto. Dei 55 obiettivi – si legge sul comunicato della Presidenza del Consiglio – ne sono stati “pienamente raggiunti 40”, mentre “i restanti 15 sono stati tutti avviati e in corso di finalizzazione”. La prossima settimana ci sarà un nuovo confronto con la Commissione europea, e il Governo assicura che “lo scopo è quello di raggiungere i restanti obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti”.
Per tale ragione, l’Esecutivo sta lavorando ad un decreto-legge per accelerare la realizzazione di tutti gli obiettivi e sbloccare la terza tranche da 19 miliardi.
Da FdI continuano intanto gli attacchi al Piano: secondo il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida il PNRR “è oggettivamente fatto male, alcune cose sono impossibili da fare”, quindi occorre negoziarne una modifica con l’UE.
Consiglio europeo, via libera a Price cap e aiuti all’Ucraina
Il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre sembra finalmente trovare una quadra sul price cap, il tetto al prezzo del gas invocato da mesi dall’Italia: i capi di Stato e di Governo hanno dato mandato ai Ministri dell’energia dei 27 Stati membri di raggiungere un accordo nel Consiglio di lunedì 19 dicembre; i Ministri dovranno anche approvare i regolamenti sulla piattaforma di acquisti congiunti di gas, sulla solidarietà tra gli Stati in caso di crisi delle forniture e sulla accelerazione delle procedure di autorizzazione degli impianti per le rinnovabili.
Il Consiglio europeo ha inoltre approvato il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia e dato il via libera – grazie al venire meno del veto ungherese e dell’opposizione polacca – a 18 miliardi di aiuti all’Ucraina nel 2023.
Tra i temi toccati anche quello dell’immigrazione, riguardo il quale – su richiesta dell’Italia, che invoca una “soluzione strategica e strutturale” – sarà convocata una riunione straordinaria il 9-10 febbraio.
La BCE alza i tassi di interesse (e richiama l’Italia sul MES)
La Banca Centrale Europea ha comunicato un nuovo innalzamento dei tassi di interesse di 0,5 punti. La misura ha come obiettivo il raffreddamento dell’inflazione, che “continua ad essere troppo elevata”, come ha dichiarato la Presidente Christine Lagarde.
La decisione della BCE, che non è stata accolta con favore dai mercati e ha portato ad un innalzamento dello spread sopra 200, è stata duramente criticata dal Ministro della difesa Crosetto: “non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all’Italia […] sono decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco”.
La Presidente Lagarde ha inoltre ricordato come l’Italia sia l’unico Paese a non aver ancora approvato il MES, il meccanismo europeo di stabilità predisposto per fornire aiuto ai Paesi europei alle prese con la crisi finanziaria, e ha auspicato “un veloce via libera” da parte del nostro Paese. Il pressing della BCE ha infastidito il Governo, che ha rimesso la decisione sul MES al Parlamento, e in particolare del Ministro Giorgetti, che replica: “c’è anche il Parlamento, no? Il Parlamento si esprimerà e faremo quello che dobbiamo fare”.
Qatargate, proseguono le indagini
Proseguono le indagini della procura belga sul Qatargate, lo scandalo scoppiato venerdì scorso e che ha travolto l’Europarlamento.
Ad oggi sono stati arrestati l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri (ex PD, oggi Articolo 1, che sembra essere il soggetto principale di tutta la vicenda), la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili (socialista greca, ora rimossa dall’incarico), suo padre e il suo compagno italiano Francesco Giorgi (ex assistente di Panzeri), la moglie e la figlia di Panzeri (ai domiciliari in Italia), il segretario dell’ong No peace without justice Niccolò Figà Talamanca e il capo della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini (tornato in libertà il giorno dopo).
Per tutti, l’accusa è quella di aver ricevuto ingenti somme di denaro (al momento sono state trovate mazzette per 1,5 milioni di euro) dal Qatar e dal Marocco per influenzare decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo a vantaggio dei due Paesi e – nel caso del Qatar – ottenere un sistema di concessione dei visti più agile. Tra i capi di imputazione vi sono associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro.
Il timore è quello che la vicenda sia solo all’inizio e che nelle prossime settimane molti altri eurodeputati saranno coinvolti nell’inchiesta: si potrebbe arrivare a 60 parlamentari, soprattutto del gruppo di sinistra S&D.
Durissima la reazione della Presidente del Parlamento Metsola, che condanna l’accaduto e dichiara come “Il Parlamento europeo, cari colleghi, è sotto attacco, la democrazia europea è sotto attacco, il nostro modo di essere società aperte, libere e democratiche è sotto attacco”. Ferma reazione anche della Presidente del Consiglio Meloni, secondo la quale si tratta di “una vicenda dai contorni devastanti” su cui è necessario “fare piena luce”.
La vicenda porta con sé anche un duro scontro politico tra le forze di centrodestra e quelle di centrosinistra, sia a livello europeo che a livello nazionale. Il portavoce del Partito popolare europeo attacca i socialisti, che “non hanno riconosciuto il vero problema: una rete corrotta di politici e assistenti all’interno della propria famiglia politica insabbiata da dubbie ong”. In Italia, il leader di Italia Viva Renzi accusa la sinistra di “doppia morale: quelli coinvolti nello scandalo Qatar sono gli stessi che se ne erano andati dal Pd perché dicevano che io non rispettavo i valori della sinistra”, mentre per il leader leghista Salvini “da anni infangano la Lega cercando rubli (che non ci sono) con articoli, inchieste e Commissioni, ma allo stesso tempo gli passavano sotto il naso milioni di euro in corruzione dai paesi islamici”. Il Partito democratico (ex partito di Panzeri) si tutela prendendo le distanze dall’ex eurodeputato e sospendendo in via precauzionale il parlamentare europeo Cozzolino (non indagato), di cui Giorgi è stato assistente.
Regionali, in Lombardia asse PD-M5S
Si va verso l’alleanza tra PD e M5S per le elezioni regionali in Lombardia. Il leader pentastellato Giuseppe Conte ha annunciato che la decisione di sostenere il candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino sarà rimessa agli iscritti, che saranno chiamati a votare per “decidere se questo percorso deve essere finalizzato con una proposta rivolta anche alle altre forze politiche o se non dare seguito a questo percorso e andare da soli, offrendo una proposta in autonomia, ma con minori chance di essere competitivi”.
Majorino guarda con favore all’apertura dei 5 Stelle e annuncia la preparazione di un programma comune. La votazione degli iscritti al M5S si concluderà nella serata di venerdì: dopo le 22:00 si saprà se il MoVimento sosterrà il candidato PD nelle elezioni del prossimo febbraio, per le quali sono ad oggi in campo il Governatore uscente di centrodestra Fontana e l’ex Vicepresidente della Regione Letizia Moratti, sostenuta dal Terzo Polo.
Venerdì 16 dicembre, ore 17:00