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DIC

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n. 51/22

19 – 24 Dicembre

La Camera approva la Legge di Bilancio

All’alba della vigilia di Natale, l’Assemblea della Camera dei deputati ha dato il via libera, in prima lettura, alla legge di Bilancio 2023.

Il voto arriva dopo una settimana travagliata, in cui la Commissione Bilancio è stata chiamata più volte a sedute notturne protrattesi fino alle prime ore del mattino. Il testo della manovra era atteso in Aula la mattina di martedì 20 dicembre, ma il suo approdo è stato più volte rimandato, complice la difficoltà – soprattutto interna alla maggioranza – di trovare un accordo su alcuni punti. Giunta finalmente in Aula nella mattinata di giovedì, dopo la discussione generale il testo è dovuto tornare in Commissione per intervenire su alcuni rilievi della Ragioneria Generale e, soprattutto, per eliminare un emendamento che stanziava 450 milioni per i Comuni, approvato per errore e per il quale mancavano le coperture. Nella serata di giovedì l’Esecutivo ha posto la questione la fiducia e l’Assemblea ha terminato i lavori nella notte di venerdì, approvando il testo con 197 voti favorevoli, 129 contrari e 2 astenuti.

Il testo passa ora al Senato, dove dovrà essere convertito in legge entro la fine dell’anno.

Le nuove misure introdotte in Commissione

Le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio al testo della manovra emerso dal Consiglio dei Ministri sono numerose, e alcune politicamente molto significative.

La più rilevante è indubbiamente la soppressione della norma che eliminava l’obbligo per i commercianti di accettare pagamenti con il POS sotto i 60 euro. Già a seguito dei rilievi della Commissione europea, il Governo aveva deciso di portare tale limite a 30 euro, ma nei giorni successivi la premier ha preferito non andare allo scontro con Bruxelles e di fare un passo indietro. Per andare incontro ai commercianti e mitigare i costi delle transazioni elettroniche a loro carico è stato comunque approvato un emendamento bipartisan che prevede l’istituzione di un tavolo tra banche e imprese volto alla individuazione di un “livello dei costi equo e trasparente” delle commissioni bancarie, senza il quale per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche potrebbe scattare un “contributo straordinario” che verrà destinato alle misure per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.

Tra le altre novità vi sono poi una stretta sullo smart working, prorogato solo per i lavoratori fragili, e sul reddito di cittadinanza, che rimarrà in vigore solo per i non occupabili, gli over 60 e per chi ha minori a carico, mentre per gli occupabili sarà ridotto a 7 mesi  con l’obbligo di accettare la prima offerta di lavoro, anche “non congrua” (e per chi ha tra 18 e 29 anni c’è l’obbligo di un percorso formativo).

Non viene eliminata, ma cambia nome e platea di beneficiari, la 18App, che diventa “Carta della cultura Giovani”, del valore di 500 euro e destinata a tutti i maggiorenni con famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro; a questa si aggiunge una nuova “carta del merito”, anch’essa da 500 euro e destinata a chi ottiene il diploma di maturità con il massimo dei voti.

Tra le norme che hanno fatto più discutere vi è poi quella, presentata da FdI e approvata, che permette l’abbattimento della fauna selvatica (ossia i cinghiali) nei parchi e nei centri urbani.

Nessun cambiamento, almeno per il momento, su Opzione Donna, che la legge di Bilancio modifica in senso molto restrittivo. Fonti di Governo fatto tuttavia sapere che si potrebbe intervenire sul tema con la conversione del Decreto Milleproroghe.

Il Governo approva il Milleproroghe

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella mattinata di mercoledì 21 dicembre, il Decreto Milleproroghe. Tra le principali misure previste dal provvedimento vi sono la  proroga fino a fine 2023 per l’invio della ricetta elettronica via sms o mail, lo slittamento di sei mesi della dichiarazione IMU, laproroga del contratto di espansione per il biennio 2024-2025, laprorogata al 31 dicembre 2023 della durata dell’amministrazione straordinaria di Alitalia e al 31 luglio 2023 del termine di efficacia del contratto di servizio vigente tra il MIMIT e la Rai e l’estensione al 2023 della durata dello stanziamento di 40 milioni di euro per l’erogazione dei contributi per l’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Trovato l’accordo sul Price Cap

L’Unione europea ha raggiunto l’accordo per un tetto al prezzo del gas. L’intesa, raggiunta a maggioranza qualificata (ha votato a favore la Germania, si sono astenute Austria e Paesi Bassi mentre ha votato contro l’Ungheria), fissa il price cap a 180 euro.

Soddisfatta la Presidente del Consiglio Meloni, che definisce l’accordo “una piccola grande vittoria. Una battaglia che davano per spacciata e invece ci siamo riusciti”. Per il Ministro dell’ambiente Pichetto Fratin “è la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica”.

La Russia critica la scelta, definendo il price cap uno strumento “inaccettabile, che contraddice i principi di mercato”.

Primarie PD, in campo anche Cuperlo

Gianni Cuperlo è il quarto candidato per le primarie per la Segreteria del PD, in programma il 19 febbraio. Ex comunista, deputato dal 2006 (ma ha saltato la XVIII legislatura), è stato già Presidente del partito tra il 2013 e il 2014. Cuperlo, che ha spiegato di volersi candidare “perché c’è in gioco l’esistenza del partito”, sfiderà Bonaccini (favorito), Schlein e De Micheli.

Avviato il Polo Strategico Nazionale

Il Polo Strategico Nazionale, l’infrastruttura cloudche ospiterà i servizi delle pubbliche amministrazioni italiane, è operativo da mercoledì 21 dicembre. Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha formalizzato la creazione dell’infrastruttura attraverso la Convenzione per l’affidamento stipulata con la società Polo Strategico Nazionale S.p.A., partecipata da TIM, Leonardo, CDP e Sogei. La realizzazione del PSN è una tappa fondamentale per la transizione digitale del Paese e completa la prima milestone della M1C1 del PNRR (Infrastrutture digitali).

Soddisfatto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio  Butti, secondo il quale  si tratta di “un traguardo significativo perché rispetta le scadenze del PNRR e offre una nuova opportunità alle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Occorrerà ora saper interloquire al meglio con tutte le amministrazioni che potranno salire a bordo, cercando anche una valorizzazione delle competenze territoriali del settore”.

Realizzato nel rispetto di tutte le caratteristiche di sicurezza definite nella “Strategia Cloud Italia”, il PSN garantisce alle amministrazioni alti livelli di qualità in materia di interoperabilità e sostenibilità ambientale. I 4 data center sono ospitati adAcilia, Pomezia, Rozzano e Santo Stefano Ticino. Dal 2023 più di 280 amministrazioni centrali e strutture sanitarie potranno chiedere un finanziamento per completare la migrazione dei propri dati e dei servizi critici e strategici al PSN.

Sabato 24 dicembre, ore 10:30

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