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I principali fatti dal mondo della politica
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Settimana
22/26
Mag

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n.20/2023

22 – 26 maggio

DL Alluvione, 2 miliardi per l’Emilia-Romagna

Complessivamente, questo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione”. Così la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm del 23 maggio che ha dato il via libera al DL Alluvione ed ha adottato l’ordinanza di Protezione civile che estende lo stato d’emergenza a tutti i Comuni colpiti dalla “seconda ondata” dell’alluvione.

Per quanto riguarda il decreto, le misure contenute sono diverse: tra questi, la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto (con ripresa dei pagamenti fino al 20 novembre), il differimento per i Comuni e le Province del pagamento dei mutui nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti.

Sono state poi previste diverse misure a favore dei dipendenti pubblici delle zone colpite ed è stata istituita una cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni. Tutelate anche le PMI, le imprese agricole e le strutture sanitarie. Il presidente Bonaccini ha ringraziato il Governoper la velocità e lo sforzo” e la Premier “per essere venuta nella nostra terra colpita e ferita”. Sempre in tema di misure, il ministro Matteo Salvini ha annunciato “l’entrata in vigore anticipata del codice degli appalti per tagliare tempi e burocrazia”.

Ursola von der Leyen e Giorgia Meloni in Emilia

Ursula von der Leyen ha visitato l’Emilia-Romagna insieme a Giorgia Meloni e a Stefano Bonaccini. La Presidente Ue e la Premier hanno sorvolato in elicottero i territori colpiti dall’alluvione; von der Leyen ha voluto “mandare un messaggio molto chiaro” di vicinanza all’Italia. Una vicinanza non ancora formale ma che prepara il terreno a sostegni concreti. La Presidente Ue ha infatti riconosciuto come l’urgenza di attivare il fondo di solidarietà spiegando poi come verrà stanziato un piccolo contributo standardizzato per ogni disastro in attesa dei “soldi veri” tra tre mesi.

A proposito di attese, restano le incognite sul commissario alla ricostruzione per l’Emilia-Romagna. Non sarà Stefano Bonaccini che, pur augurandosi che il commissario “non pensi di poter gestire questa situazione al telefono da Roma”, non solleva polemiche sottolineando gli ottimi rapporti con Giorgia Meloni. Scelta dunque congelata da parte della maggioranza di Governo: “in questo momento il mio principale problema – ha dichiarato la Meloni – non è chi spende i soldi, ma trovarli

Ita e Lufthansa, via libera all’accordo

Giovedì 25 maggio il ministro Giancarlo Giorgetti e il Ceo di Deutsche Lufthansa, Carsten Spohr, si sono incontrati al Mef per concludere l’accordo di investimento di Lufthansa in Ita Airways. Il gruppo tedesco acquisirà il 41% di ITA, con un aumento di capitale da 325 milioni di euro e l’opzione di acquisire, in un secondo momento, le restanti azioni.

Soddisfazione da parte del Mef, che si impegna ad un aumento di capitale per 250 milioni di euro; il ministro Giorgetti ha sottolineato che “si scioglie un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia”. L’accordo gioverà alla crescita dei ricavi (2.5 miliardi di euro previsti per quest’anno e 4.1 per il 2027) e all’occupazione, con una crescita prevista per il 2023 fino a 4.300 dipendenti, quota che arriverà a 5.500 al termine del Piano. Anche Carsten Spohr si è detto soddisfatto: “l’accordo di oggi porterà a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e Lufthansa Group. È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una ITA più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano”.

Elezioni, è sfida ai ballottaggi

Domenica 28 e lunedì 29 maggio è atteso il secondo e ultimo round delle elezioni comunali. Dopo il 4 a 2 per il centrodestra è tempo di chiudere la partita, soprattutto nei capoluoghi di provincia, tra cui spiccano, tra gli altri, Ancona, Brindisi, Terni, Vicenza, Siena, Massa e Pisa. Proprio a Pisa il sindaco uscente Michele Conti non si era riuscito a riconfermare per soli 15 voti, mentre, ad ora, l’unica certezza politica è che il prossimo sindaco di Siena sarà donna. Il confronto è infatti tra Nicoletta Fabio, centrodestra, e Anna Ferretti, espressione di PD e Sinistra italiana.

Ad Ancora si gioca una partita importante tra Ida Simonella (centrosinistra e Terzo Polo) e Daniele Silvetti (Forza Italia); tra l’altro, sabato 27 è attesa in città Elly Schlein, che chiuderà il suo tour elettorale. E se a Terni il centrosinistra è fuori dai giochi, a Brindisi l’ago della bilancia tra Marchionna, cdx, e Fusco, dove convergono M5S e PD, saranno gli elettori che al primo turno hanno espresso la propria preferenza per il sindaco uscente e per Luperti. A Catania, infine, sono attesi Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a sostegno di Enrico Trantino mentre Giuseppe Conte, a Siracusa chiuderà la campagna elettorale a sostegno di Renata Giunta.

Il richiamo dell’Europa sul PNRR

L’Unione Europea, nelle sue raccomandazioni economiche di primavera, ha avvertito l’Italia riguardo la necessità di attuare il PNRR nel rispetto dei tempi stabiliti. Le eventuali modifiche proposte dal governo Meloni dovranno essere presentate preferibilmente entro giugno. Inoltre, l’Italia dovrà ridurre il deficit, eliminando le misure di sostegno all’energia entro fine anno, garantire una politica fiscale prudente limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%, ridurre le imposte sul lavoro e rendere più efficiente il sistema tributario. Dovrà poi “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa” per consentire “un’attuazione rapida e costante” del PNRR. Di eguale importanza è il completamento del capitolo relativo al REPowerEU per avviarne rapidamente l’attuazione. Inoltre, nelle raccomandazioni viene precisato che la riforma dell’autonomia differenziata voluta dalla Lega potrebbe complicare il quadro fiscale e minacciare la capacità di spesa pubblica del governo. La Commissione ha anche segnalato ritardi nelle gare sulle concessioni balneari.

Per la prima volta dal 2020, la Commissione sta fornendo raccomandazioni quantitative sulla politica fiscale dei singoli Paesi, anche se non aprirà procedure per disavanzo eccessivo fino al 2024. Attualmente, ci sono 14 Paesi, tra cui Italia, Germania e Francia, che non rispettano la regola del deficit non superiore al 3% del PIL.

Nel frattempo, l’UE non ha ancora autorizzato il pagamento della terza tranche da 19 miliardi all’Italia relativa agli obiettivi del PNRR, e il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, ha ammesso che non sarà possibile raggiungere tutti gli obiettivi previsti dal 2023 al 2026. Di conseguenza, il governo sta cercando un accordo con l’UE per modificare il PNRR.

La Rai dell’era Meloni

L’organigramma della tv di Stato sembra sollevare sempre più polemiche. Dopo le principali nomine dell’amministratore delegato Roberto Sergio e del direttore generale Giampaolo Rossi, il tridente meloniano si completa con la scelta strategica di Gianmarco Chiocci al Tg1. Forza Italia si prende il Tg2 con la nomina di Antonio Preziosi mentre il Tg3 rimane un fortino del Pd con la permanenza di Mario Orfeo. La Lega prevale nell’ambito radio con Francesco Pionati al Gr e Radio Uno, mantenendo allo stesso tempo Alessandro Casarin ai tg regionali.

Il consiglio d’amministrazione, dopo una lunga nottata, ha confermato i nomi con i sì dell’AD Sergio, di Simona Agnes (Forza Italia) e Igor De Biasio (Lega). Sono stati invece tre i no: quello della presidente Marinella Soldi, di Francesca Bria (PD) e Riccardo Laganà (eletto dai dipendenti), mentre si è astenuto Alessandro Di Majo (M5S).

Non sono mancate le polemiche da parte della segreteria del PD, Elly Schlein, la quale ha parlato di “mancanza di visione strategica” e di “smania di controllo della tv pubblica”. Critiche al M5S per l’astensione del consigliere di Majo. Contraria per la mancanza di donne, è anche la presidente Soldi, la quale ieri ha dato il suo no ai 5 direttori di testata.

Tuttavia, è il caso Annunziata a rubare la scena, con la storica giornalista Rai che nella sua lettera di dimissioni ha annunciato di “non condividere nulla dell’attuale governo e in particolare le modalità di intervento sulla Rai”.

Ponte sullo Stretto, via libera del Senato

Il Senato, con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti, ha approvato il decreto sul ponte sullo Stretto di Messina. Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce l’assetto della società Stretto di Messina spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione. La quota di maggioranza della società (51%) spetterà al ministero dell’Economia e delle Finanze mentre la quota restante a Rfi, Anas e alle Regioni Sicilia e Calabria. Al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti viene attribuita l’attività di indirizzo e vigilanza, con la possibilità di nomina di un commissario. “È una decisione storica, definitiva, attesa da più di 50 anni”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, aggiungendo che l’opera consentirà di attivare 100.000 posti di lavoro. L’obiettivo è iniziare i lavori già dal 2024 per completarli entro il 2030. Il nodo dei costi è stato affrontato con un emendamento della Camera che prevede un processo di aggiornamento del costo complessivo dell’opera coerente con l’indicazione di 13,5 miliardi indicato dal Def.

Lo scontro sull’Antimafia

Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, è stata eletta presidente della Commissione Antimafia. Numerose le proteste di Pd, 5 Stelle e sinistra verde, usciti dall’Aula al momento del voto. Colosimo è contestata dalle associazioni antimafia per una foto che la ritrae col terrorista nero Luigi Ciavardini, ma lei nega rapporti particolariConosco Ciavardini come lo conoscono altri eletti di altre forze politiche perché è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, di recupero dei detenuti”.

Venerdì 26 maggio, ore 16.45

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