Weekly Pills
I fatti salienti della settimana
3 – 7 giugno
Speciale Europee
Dal team di Open Gate Italia un’infografica sulle Elezioni europee
Si chiude l’ultimo giorno di campagna elettorale
Il dado è tratto, le Europee sono dietro l’angolo. A meno di 24 ore dall’apertura dei seggi, teatro dello scontro finale di questa lunga battaglia all’ultimo voto sarà il Veneto, con Giorgia Meloni che è attesa a Verona all’inaugurazione della stagione lirica assieme a mezzo Governo e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non un evento elettorale, certo, ma ad alta visibilità; ed è alta anche l’attesa per le dichiarazioni a margine della Meloni. Elly Schlein, invece, è attesa in piazza della Frutta a Padova, proprio la piazza che, ormai 40 anni fa, fu fatale a Enrico Berlinguer, colto da un malore durante il comizio finale proprio della campagna elettorale per le Europee dell’84.
Un duello che, anche se a distanza, ha coinvolto anche Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il Vicepremier e Ministro degli Esteri è stato diverse volte in Veneto (l’ultima volta al Salone nautico di Venezia), come pure Salvini. Del resto, i due stanno lavorando anche per le regionali del 2025, senza dimenticare che in 309 comuni veneti si vota proprio questo weekend per eleggere sindaco e consiglieri comunali. E proprio a Rovigo, unico capoluogo coinvolto nelle amministrative, si è recato il 20 maggio Giuseppe Conte accanto del ricandidato sindaco Edoardo Gaffeo. Insomma, tra Europee e amministrative non sarà solo il clima a rendere rovente questo weekend.
Respinta la mozione di sfiducia contro Toti
È stata respinta la mozione di sfiducia contro il Presidente della Liguria, Giovanni Toti, dal 7 maggio agli arresti domiciliari e indagato per corruzione e voto di scambio. La mozione era stata presentata dall’opposizione, che da settimane chiede a gran voce le dimissioni di Toti. Com’era prevedibile, la mozione non ha raggiunto i voti necessari per essere approvata dato che la maggioranza di centrodestra è rimasta coesa. Chiaramente, alla seduta del Consiglio non ha potuto partecipare Toti che ha invece inviato una dura lettera contro l’opposizione.
Nel documento, Toti ha accusato l’opposizione di tentare “una spallata politica” e di sfruttare “l’eco di una inchiesta che al momento è solo tale, senza rinvii a giudizio e tanto meno condanne”. Il presidente ha denunciato quella che ha definito “una miopia politica con rari precedenti”, sottolineando che questo comportamento conferma, a suo giudizio, “tutta l’inadeguatezza a guidare questa regione”. Ad ogni modo, nonostante il rigetto della mozione, le polemiche non sono destinate a placarsi nel breve periodo. Resta da vedere cosa accadrà in Liguria, con lo spettro delle elezioni anticipate sempre in agguato.
Commissione Ue: gli europei preferiscono Draghi
Con il 49% di preferenze, in un recente sondaggio di Polling Europe Mario Draghi ha superato Ursula von der Leyen (ferma al 47%)nelle preferenze per la guida della Commissione Europea.
Draghi, ex premier italiano ed ex presidente della Banca Centrale Europea, è particolarmente apprezzato in Italia e nel Sud Europa, dove ottiene rispettivamente il 68% e il 59% delle preferenze. “Draghi ha conquistato la fiducia grazie alla sua solida esperienza economica,” commenta Polling Europe. Von der Leyen, attuale presidente della Commissione e leader del PPE, mantiene invece il supporto in Germania (45%) e nel Nord Europa (54%).
Il sondaggio evidenzia un panorama variegato: mentre Draghi è preferito dai liberali e dai conservatori, von der Leyen riceve sostegno tra i socialisti e i Verdi. “Von der Leyen si distingue per la sua leadership durante la pandemia,” osserva l’analisi, “ma Draghi è visto come una figura di stabilità economica.” Se fino a qualche mese fa la vittoria della Von der Leyen era data per scontata, l’ingresso di Mario Draghi, assieme agli altri Spitzenkandidaten, ha cambiato le carte in tavola; la decisione finale spetterà comunque al Consiglio europeo che, insieme al Parlamento, determinerà chi guiderà la prossima Commissione Europea.
L’antitrust sanziona Meta per pratiche commerciali scorrette
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha imposto una sanzione di 3,5 milioni di euro a Meta Platforms Ireland Ltd. e alla capogruppo Meta Platforms Inc. per pratiche commerciali ingannevoli. Secondo l’AGCM, Meta non ha fornito informazioni chiare agli utenti sulla raccolta e l’uso dei dati personali durante la registrazione a Instagram e non ha gestito in modo trasparente la sospensione degli account su Facebook e Instagram. In una nota, l’Autorità ha evidenziato violazioni degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, spiegando che Meta non ha informato correttamente gli utenti sulle finalità commerciali dei loro dati e ha previsto procedure poco chiare per la contestazione delle sospensioni degli account. “Non è stato indicato se la sospensione avviene tramite controllo automatizzato o umano, né sono state fornite indicazioni su come gli utenti possano contestare tali decisioni,” ha precisato l’Autorità.
Meta ha risposto esprimendo il suo disaccordo con la decisione dell’AGCM e ha dichiarato che sta valutando le possibili azioni legali. “Abbiamo già introdotto modifiche per gli utenti italiani da agosto 2023, rendendo più chiaro l’uso dei dati per annunci personalizzati e fornendo opzioni aggiuntive per il ricorso contro la sospensione degli account,” ha dichiarato un portavoce di Meta, sottolineando che l’azienda accoglie con favore il riconoscimento dell’AGCM sull’efficacia delle nuove soluzioni introdotte.
Venerdì 7 giugno, ore 17.45