Weekly Pills
I fatti salienti della settimana

24 – 28 luglio
Meloni e Biden alla Casa Bianca
Numerosi sono stati i temi al centro dell’incontro tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed il Presidente statunitense Joe Biden. Innanzitutto, i rapporti, definiti “solidi al di là dei colori politici” dal Presidente americano, tra Stati Uniti ed Italia. Ma anche la migrazione illegale ed il tanto dibattuto futuro accordo sulla la Via della Seta su cui l’Italia dovrà prendere una decisione in breve tempo.
Per quanto riguarda il primo tema, si ricordano le poco eleganti dichiarazioni fatte da Biden al momento della vittoria della destra in Italia: “avete visto che cosa è successo in Italia?” come dire che la vittoria di Fratelli d’Italia non piacesse al numero uno della Casa Bianca. Oggi le cose sembrano nettamente andare nel senso opposto con i due che hanno mostrato una certa empatia nonostante i buoni rapporto tra Meloni ed il partito repubblicano. Per quanto riguarda la questione migratoria, c’è la volontà di collaborare nel continente Africano per combattere questo fenomeno alla radice. Non da ultimo il tema delle relazioni tra Italia e Cina. Meloni ha tenuto a ribadire che con Biden “Abbiamo parlato anche della Via della Seta. Ma se voi immaginate che l’approccio degli Usa sia chiedere o pretendere qualcosa dall’Italia, non è questo l’approccio. Si fidano dell’Italia, della nostra postura e quindi il ragionamento è più ampio sui rapporti con la Cina”. Il premier italiano ha aggiunto che è stata più volte invitata a Pechino e che, un viaggio lì, sarà una delle prossime missioni.
PNRR, al via nuove modifiche
Cambia il Piano di Ripresa e Resilienza. Il Governo, rispondendo all’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per una maggiore unità e resilienza, ha riscritto il Pnrr, modificando 144 dei 349 progetti previsti fino al 2026 e riallocando 16 miliardi di euro in fondi a più lunga scadenza. Il nuovo PNRR apre le porte al capitolo REPowerEU, una strategia volta a dare slancio alla transizione ecologica e all’autonomia energetica dell’Italia. Tramite massicci investimenti in infrastrutture, il piano attinge ai programmi delle società pubbliche Enel, Eni, Terna e Snam. Tuttavia, il taglio di 13 miliardi di euro ha scatenato le critiche del Presidente dell’Associazione dei Comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, che ha rivolto un appello al governo, chiedendo garanzie immediate sul finanziamento di opere in molti casi già realizzate.
In risposta, il ministro Raffaele Fitto ha garantito il riposizionamento del finanziamento su fondi a più lunga scadenza. Le opposizioni non sono rimaste in silenzio di fronte a questi cambiamenti. La mossa del governo di ridurre il finanziamento per le misure contro il dissesto idrogeologico, proprio mentre il maltempo sta causando gravi danni in diverse parti dell’Italia, ha suscitato le critiche feroci dell’ex ministro Enzo Amendola e di Stefano Patuanelli del M5S. Entrambi accusano l’esecutivo di incapacità e di aver effettuato una “clamorosa retromarcia sul Superbonus“. Sarà da vedere come il rinnovato PNRR e le risposte del governo alle critiche avranno un impatto sul futuro del Paese nel contesto dei cambiamenti climatici e della ripresa economica.
L’informativa di Musumeci sul clima
Se l’Itala meridionale fa la conta dei danni dovuti agli incendi, il Nord deve vedersela con i forti venti e le pesanti precipitazioni che hanno caratterizzato la zona nell’ultima settimana.
Prima della missione statunitense, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato un piano con le prime misure contro le devastazioni del clima: «l’obiettivo di medio termine che il governo si dà è quello di superare la logica degli interventi frammentati varando un grande piano di prevenzione idrogeologica. I continui disastri ai quali abbiamo assistito negli ultimi mesi dimostrano che le emergenze saranno sempre più presenti, quindi, dobbiamo lavorare alla transizione ma fare quello che non si è avuto il coraggio di fare a sufficienza in passato, cioè lavorare per mettere in sicurezza il territorio». Tuttavia, il Governo ha rinviato la decisione di formalizzare lo stato di emergenza per le Regioni colpite.
Il Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro, su proposta della ministra del Turismo Daniela Santanchè, per il rimborso di biglietti aerei e alberghi per i turisti (senza copertura) in vacanza in Sicilia dal 17 luglio, giorno di chiusura dell’aeroporto di Catania per un incendio. Infine, il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “Decreto Caldo” per tutelare i lavoratori più a rischio. Tra le misure previste, la possibilità di richiedere la cassa integrazione a ore per i dipendenti dei settori edile e agricolo.
Semaforo verde al decreto per la tutela dei lavoratori
Il Consiglio dei ministri del 26 luglio ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. Il provvedimento, relativamente ai settori dell’edilizia e dell’agricoltura, consente di chiedere la cig ad ore escludendola dal conteggio previsto. Secondo il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, il provvedimento avrà valore fino a fine anno ma l’intenzione del Governo è renderlo strutturale con la prossima finanziaria. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha affermato che: “con questo provvedimento diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate”.
Non soddisfatti i sindacati, che chiedevano lo stop automatico delle attività oltre certe temperature. Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, ha sottolineato come l’esigenza sia fermare il lavoro in quei settori esposte a temperature elevate. Bombardieri ha inoltre notato come, con il provvedimento, il Governo abbia “solo annunciato la possibilità di non conteggiare la cassa integrazione per gli edili e di dividerla a ore nell’agricoltura”. Infine, il Segretario ha lamentato l’esclusione dei lavoratori a tempo determinagli e gli stagionali.
Santanchè, respinta la mozione di sfiducia
Con 111 voti contro e 67 a favore, il Senato ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle al ministro Santanchè. Esulta la maggioranza, mostratasi compatta al fianco del Ministro, che da parte sua, nel lasciare l’aula, ha commentato “è una bellissima giornata”. Non sono serviti i voti a favore della mozione di PD, M5S e AVS; secondo il Partito Democratico, ci sono ancora dei punti oscuri che la Santanchè non avrebbe ancora chiarito. Il Ministro ha tuttavia ribadito di aver “esposto i fatti con chiarezza e trasparenza”.
Il Governo si è dimostrato compatto accanto alla Santanchè: in Aula erano presenti i ministri Salvini, Bernini, Musumeci, Giorgetti e Ciriani. Il Capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, ha accusato le opposizioni di voler strumentalizzare una vicenda ampiamente chiarita dal Ministro del Turismo. “In questa mozione non c’è nulla sul suo operato come Ministro, su cui ribadiamo il nostro pieno sostegno e apprezzamento”, ha poi aggiunto Malan. A far rumore è stata l’astensione dei senatori Azione-Italia Viva, il cui non-voto allarga le crepe interne all’opposizione.
La Camera approva il “reato universale” di maternità surrogata
La Camera ha dato il via libera alla proposta di legge a firma Varchi (FdI) che modifica il reato di maternità surrogata, rendendolo universale, ovvero perseguibile anche se commesso all’estero. Forti le polemiche delle opposizioni, a partire da Alessandro Zan, del PD, che ha accusato il Governo di voler distogliere l’attenzione dagli eventi estremi legati al clima, per proseguire con Riccardo Magi (+Europa), il quale ha sottolineato le storture rispetto al codice penale. Monica Cirinnà, Senatrice Dem, ha invocato una risposta “ferma e decisa”, in nome della libertà di scelta e dell’autodeterminazione delle donne.
Soddisfazione invece da parte della maggioranza: Gasparri ha parlato di una “svolta storica” e di una legge che “tutela le donne e i bambini” mentre le senatrici FdI Ambrogio, Farolfi, Leonardi, Mancini, Mieli e Spinelli hanno sottolineato che la volontà dietro alla legge è “tutelare i diritti delle donne”.
Approvato definitivamente il Decreto Alluvioni
Il Senato ha dato il definitivo via libera al decreto-legge riguardante gli interventi urgenti per far fronte all’emergenza causata dagli eventi alluvionali. Le disposizioni prevedono la nomina di un Commissario straordinario per la ricostruzione, ossia Francesco Paolo Figliuolo. Il Commissario, di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze, costituirà e disciplinerà una struttura di supporto, con uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2023 e il 2024. È prevista, inoltre, la sospensione dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti con residenza o sede operativa nei territori dei Comuni colpiti dall’alluvione a partire dal primo maggio 2023. I versamenti sospesi potranno essere effettuati senza sanzioni e interessi entro il 20 novembre 2023.
Per sostenere le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, colpite dalle calamità, è stato istituito il “Fondo straordinario a sostegno della continuità didattica”, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2023. Al fine di favorire la ripresa delle attività produttive e sostenere il settore turistico, è stato creato un Fondo di 10 milioni di euro da destinare alle imprese dei territori colpiti dalle alluvioni. Il sostegno riguarderà diverse attività, tra cui turismo, ricettività, porti turistici, stabilimenti termali, parchi tematici, agriturismi, settore fieristico, ristorazione e trasporto di viaggiatori. Le misure si pongono come interventi essenziali per affrontare la crisi e agevolare la ripresa delle zone colpite dagli eventi alluvionali.
Conferenza internazionale di Roma e Vertice Onu: gli impegni della Premier nella capitale
Conferenza internazionale di Roma su sviluppo e migrazione e vertice sui sistemi alimentari dell’Onu; il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha affrontato i temi più importanti in due giorni molto intensi. Per quanto concerne la Conferenza internazionale di Roma, l’argomento principe è stato la lotta all’immigrazione clandestina: più ingressi regolari e nuovi accordi con i Paesi a Sud del Mediterraneo, improntati a relazioni più paritarie e con minore «arroganza» da parte dell’Occidente. La Conferenza ha riunito nazioni dell’Africa settentrionale e sub-sahariana e del Medio Oriente con rappresentanti dell’UE ed ha rappresentato un crocevia fondamentale per rendere l’Italia il Paese centrale per le questioni che concernono il Mediterraneo. Non solo immigrazione ma anche energia i temi sul tavolo, nel tentativo di sostituire in modo permanente le forniture russe con quelle provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente.
Appoggio anche dall’Europa, con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che ha sottolineato la necessitò di offrire percorsi legali per l’ingresso nell’Unione Europea. Durante il Vertice ONU sui sistemi alimentari, il tema primario è stato quello concernente la crisi sul grano. Critiche a tal riguardo sono arrivate dalla premier italiana che è intervenuta con un appello: “il ritiro della Russia dalla Iniziativa Mar Nero sul grano sta ulteriormente aggravando la crisi della sicurezza alimentare globale. Continueremo a sostenere ogni sforzo per la ripresa di un’iniziativa chiave, esortiamo la Russia a riconsiderare la decisione”.
Venerdì 28 luglio, ore 17.00