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I principali fatti dal mondo della politica
Focus
Settimana
2/6
sett

I fatti salienti della settimana

Settimana Politica n. 32/2024

2 – 6 settembre

Caso Sangiuliano-Boccia: il Ministro verso le dimissioni

Il caso Boccia-Sangiuliano, esploso a fine agosto, continua a scuotere l’ambiente politico e in particolare il governo. Tutto è iniziato quando Maria Rosaria Boccia, 41enne di Pompei, ha ringraziato pubblicamente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per l’incarico di consigliera per i grandi eventi del ministero. Tuttavia, la sua nomina è stata immediatamente smentita dal dicastero. La situazione si è complicata ulteriormente quando Boccia ha presentato prove a sostegno delle sue affermazioni, tra cui screenshot di e-mail, biglietti di viaggio e video registrati durante eventi istituzionali. Inoltre, ha affermato di essere in possesso di documenti riservati relativi al G7 della Cultura, dimostrando un suo effettivo coinvolgimento nelle attività ministeriali. In un’intervista al Tg1, Sangiuliano ha ammesso di aver avuto una relazione personale con Boccia, ma ha negato di averle concesso incarichi o favori particolari, ribadendo che nessuna spesa legata alle sue attività è stata coperta con fondi pubblici. A seguito dello scandalo, il Ministro ha offerto le sue dimissioni irrevocabili alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, resta adesso da gestire la patata bollente del G7.

Alcuni esperti ritengono che le dimissioni di Sangiuliano potrebbero portare ad un rimpasto di governo, complicato dalla necessità di sostituire anche Raffaele Fitto, in partenza per Bruxelles come rappresentante italiano nella Commissione Europea, e potenzialmente Daniela Santanchè, per cui è stato richiesto un rinvio a giudizio a Milano, con discussione prevista in autunno. La pressione politica potrebbe aumentare, soprattutto se emergessero nuovi dettagli compromettenti. Nel frattempo, Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra e altri parlamentari hanno presentato esposti per chiarire eventuali violazioni di legge riguardo alla trasparenza delle nomine e all’uso dei fondi pubblici. Infine, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio sta indagando sui video registrati da Boccia all’interno della Camera con smart glasses, in potenziale violazione del regolamento.

Le proposte di nomina per la nuova Commissione

Il 30 agosto sono scaduti i termini per la presentazione delle nomine dei Commissari europei che formeranno la prossima Commissione europea. Sebbene tutti i Paesi membri abbiano inviato le loro proposte, solo la Bulgaria ha risposto pienamente alla richiesta della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di presentare sia un uomo che una donna per il ruolo di commissario. All’ultimo minuto, infatti, la Bulgaria ha presentato due nomi: l’ex ministro degli Esteri Ekaterina Zaharieva e l’ex ministro dell’Ecologia Julian Popov. Da parte sua, l’Italia ha proposto Raffaele Fitto come commissario europeo. L’attuale Ministero con delega al PNRR vanta una lunga carriera politica alle spalle, iniziata negli anni ’90 in Puglia con la Democrazia Cristiana. Negli anni successivi, ha ricoperto incarichi a Bruxelles come deputato europeo per tre legislature. La Danimarca ha proposto Dan Jørgensen, già noto nel panorama europeo per il suo mandato di Europarlamentare tra il 2004 e il 2013. Il governo spagnolo ha proposto Teresa Ribera, attuale vicepresidente e Ministro per la Transizione ecologica. Ribera è una figura di spicco nel governo di Pedro Sánchez, ed è nota per il suo impegno sui temi ambientali. In Portogallo, Maria Luís Albuquerque, ex ministra delle Finanze, è stata indicata come possibile commissaria. Il Belgio è stato uno degli ultimi Paesi a nominare un commissario, proponendo Hadja Lahbib, attuale ministro degli Affari Esteri. 

Il CDM proroga le concessioni balneari al 2027

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 4 settembre 2024, ha approvato un decreto-legge che tocca diversi settori cruciali. Una delle misure più rilevanti è la riforma delle concessioni balneari, in risposta alle richieste dell’Unione Europea. Il decreto proroga la validità delle concessioni demaniali fino a settembre 2027, stabilendo l’obbligo di bandire gare pubbliche entro giugno 2027. Sono previsti indennizzi per i concessionari uscenti e tutele per i lavoratori del settore, al fine di risolvere 16 procedure di infrazione contro l’Italia. Il ministro Raffaele Fitto ha espresso soddisfazione per l’accordo con Bruxelles, sottolineando che si tratta di un passo necessario per evitare conflitti con le normative europee. Tuttavia, il decreto è stato criticato dalle opposizioni. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha manifestato preoccupazione per la scarsa protezione offerta agli attuali concessionari, temendo che la riforma possa generare controversie legali e mettere a rischio numerosi posti di lavoro. Oltre alla riforma delle concessioni, il decreto introduce importanti novità in ambito giudiziario, tra cui la possibilità per gli imputati di partecipare ai processi tramite collegamento telematico. Viene inoltre regolamentato il mercato dell’oro e rafforzate le misure contro il riciclaggio di denaro, con l’obiettivo di allineare il sistema finanziario italiano alle direttive europee.

Il rapporto Draghi prossimo alla conclusione

Il rapporto redatto da Mario Draghi, richiesto un anno fa, sul futuro della competitività dell’economia europea è ormai prossimo alla conclusione. L’ex presidente della BCE, nel corso dell’incontro con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi Ue, lo ha presentato sia ai rappresentanti diplomatici dei Paesi membri che ai leader parlamentari. Secondo le informazioni emerse a Bruxelles, Draghi ha sottolineato l’urgenza di una maggiore cooperazione tra le istituzioni europee, proponendo anche possibili riforme istituzionali. Ha evidenziato come fattori critici per la competitività europea il ritardo nell’innovazione tecnologica, l’aumento dei costi energetici e la carenza di manodopera specializzata. Inoltre, ha insistito sulla necessità di accelerare la digitalizzazione e di rafforzare le capacità di difesa comune dell’Europa, aree chiave per garantire la competitività a lungo termine. Il rapporto, atteso con grande interesse, potrebbe influenzare le future politiche economiche dell’Unione.

Venerdì 6 settembre, ore 17.00