Weekly Pills
I fatti salienti della settimana
18 Settembre – 22 Settembre
Il piano europeo sui migranti
Nella sua visita a Lampedusa, accanto alla premier Giorgia Meloni, la presidente della Commissione europea ha ribadito che l’Europa è al fianco dell’Italia. Parole forti quelle della von der Leyen “Chi entra in Europa lo decidiamo noi”; un concetto finora fortemente meloniano. La leader di Fratelli d’Italia, ha visto un raddoppio degli sbarchi, aumentati a tal punto da superare alla fine dell’anno quelli del 2016.
Una crisi che la premier ha promesso però di risolvere attraverso il blocco dei migranti prima della partenza ed un rimpatrio massiccio. L’obiettivo, è sicuramente quello di smorzare le critiche provenienti dall’opposizione, con il PD che la accusa di “fallimento politico”, il M5S che le intima di “chiedere scusa” e Calenda che le rimprovera gli “spot elettorali” ma anche quelle dei suoi alleati, con il leader della Lega, Matteo Salvini che da più giorni continua a ricordare come durante la sua parentesi da Ministro dell’Interno gli sbarchi abbiano subito un drastico calo.
Durante la sua visita, la Von der Leyen ha annunciato una svolta sia politica che fattuale, sotto forma di un “Piano in 10 punti per Lampedusa”, una formula che vuole esprimere l’intenzione di non lasciare sola l’Italia ed elogiata dalla premier italiana.
Agli impegni annunciati dall’Ue si aggiungono le misure dell’ultimo Consiglio dei ministri: raddoppio dei Centri di permanenza per i rimpatri (uno per ogni regione), l’uso di ex caserme e altre strutture dismesse da trasformare in centri di trattenimento dei migranti irregolari, rimpatri accelerati dei migranti nei Paesi considerati “sicuri”. Un’altra novità sarà quella di convocare gli ambasciatori dei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità di sbarco illegale. L’Italia chiederà loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari “rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta”.
Le reazioni dei partner europei se a parole sono confortanti, nei fatti dicono tutto il contrario. La Francia ha annunciato una chiusura dei propri confini e l’Austria è in allerta per lo stesso motivo.
La mancata solidarietà europea, ha spinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Mattarella, ad intervenire. Il Capo dello Stato è stato forte nelle sue dichiarazioni definendo le regole di Dublino “preistoria”.
La questione migranti alle Nazioni Unite
Nel primo discorso presso l’Assemblea generale dell’Onu, la premier Meloni ha toccato diversi temi prioritari per l’Italia. Dalle grandi migrazioni, allo sviluppo dell’Africa, al fenomeno dell’intelligenza artificiale fino alla guerra in Ucraina. Esplicito il richiamo verso gli alleati europei e le Nazioni Unite a mostrare solidarietà non solo a parole ma con i fatti nei confronti dell’emergenza migranti. Secondo il Presidente del Consiglio, “combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite”.
Tema principale è stato anche lo sviluppo dell’Africa: è necessario offrire un’alternativa seria al fenomeno della migrazione di massa, fatta di lavoro, formazione, opportunità nelle nazioni di provenienza, e percorsi di migrazione legale e concordata e dunque anche integrabile; in questo l’Italia darà “il buon esempio” con il Piano Mattei.
Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, il Presidente del Consiglio ha definito questa sicuramente una grande opportunità ma che presenta enormi rischi. Occorre quindi regolamentare il settore affinché l’IA non sia “una ‘zona franca’ senza regole”.
I conti economici
L’Istat aggiorna i conti economici nazionali rispetto alle stime di aprile. L’istituto conferma il tasso di crescita del Pil nel 2022, pari al 3,7%, e rivede al rialzo di 1,3 punti percentuali la crescita 2021 che sale all’8,3%. A seguito della revisione dei conti da parte di Istat, il rapporto debito/Pil nel 2022 passa da 144,7% a 141,6%, quello del 2021 passa da 149,8% a 147%. Inoltre, il Superbonus ha annullato i miliardi che erano stati portati dalla revisione dei conti che ha migliorato di 0,2 punti il deficit nel 2021.
Per quanto concerne l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil, questo è pari nel 2022 a – 8,0%, invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile.
Bene anche gli investimenti fissi lordi che sono aumentati del 9,7%.
A pochi giorni dalla presentazione della Nadef (la Nota di aggiornamento al Documento economico e finanziario, base della prossima Legge di bilancio), che arriverà il 28 settembre in Cdm, le cifre dell’Istituto di statistica influiranno di certo sulle mosse del governo.
Innanzitutto, il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti ha ripetuto che questa sarà una manovra finanziaria “prudente”. Inoltre, il rapporto deficit/Pil non schizzerà al 6% a causa del buco causato dal Superbonus ma “si farà tutto il possibile per attenersi il più possibile alle previsioni”, ovvero al 3,7%.
Tra gli obiettivi del governo, quello di mantenere la riduzione del cuneo fiscale almeno sul livello dell’anno precedente ed introdurre il bonus carburanti da 80 euro una tantum a beneficio dei titolari della carta acquisti “Dedicata a te” per circa 1,3 milioni di famiglie con Isee fino a 15 mila euro, ma anche la proroga di tre mesi dell’Iva al 5% sulle bollette del gas.
Consiglio dei Ministri, ok alla riforma del Codice della Strada
Il grande progetto di riforma del codice della strada voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha superato finalmente il vaglio della compagine governativa. Dopo il primo stop di giugno, il disegno di legge ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri lunedì 18 ed è ora atteso a stretto giro in Parlamento; nei programmi del titolare del Dicastero di Porta Pia, la proposta dovrebbe diventare legge dello Stato prima di Natale, ma considerando l’ampiezza della materia e la portata delle disposizioni, è facile immaginare che le tempistiche si trascineranno ben oltre quanto preventivato.
Al cuore dell’iniziativa del Vicepremier, vi è una stretta feroce rispetto alla guida in stato di ebrezza o comunque in condizioni psico-fisiche alterate: da un lato un forte inasprimento delle sanzioni per chi è trovato positivo all’alcool-test, dall’altro le forze di polizia potranno sottoporre con maggiore facilità i guidatori ad accertamenti analitici su campioni di saliva, qualora gli accertamenti non invasivi diano esito positivo circa l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Nuove restrizioni anche per i neopatentati: il divieto di guidare auto particolarmente potenti è esteso a tre anni, inoltre fino ai 21 anni vige il divieto assoluto di mettersi al voltante dopo aver assunto alcolici, a prescindere dalle soglie di intossicazione.
Infine, importanti novità riguardano anche la disciplina per i monopattini elettrici, veicolo di micromobilità sempre più utilizzato nel contesto urbano soprattutto grazie alla diffusione dei servizi in sharing: per aumentare la sicurezza della circolazione di tali veicoli, che in diverse occasioni sono stati al centro di episodi di vandalismo o di scarso rispetto delle regole sulla circolazione stradale, i proprietari di monopattini dovranno richiedere apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile. Inoltre, diviene obbligatoria per i veicoli privati e in sharing l’assicurazione per responsabilità civile; soprattutto l’obbligo del casco, fino ad oggi vigente solo per i minorenni, è esteso a tutti i conducenti.
Venerdì, 22 settembre, ore 18.00