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I fatti salienti della settimana

6 – 10 marzo
Il Governo vara un nuovo decreto-legge sui flussi migratori
Riunitosi a Cutro, luogo del naufragio che alcuni giorni fa ha provocato la morte di oltre 70 migranti, il Consiglio dei ministri ha adottato un nuovo decreto-legge sui flussi migratori.
Il provvedimento rafforza gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di essere umani e semplificano le procedure per l’accesso di migranti qualificati tramite canali legali.
Vengono previste pene più dure per gli scafisti e si introduce il reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che prevede fino a 30 anni di carcere per gli scafisti che, traghettando migranti illegalmente, causano la morte più di uno di questi. Il decreto prolunga da due a tre anni il tempo per il primo rinnovo del permesso di soggiorno, semplifica il rilascio del nulla osta al lavoro per esigenze stagionali e prevede un aumento dei centri di permanenza temporanea per il rimpatrio. Viene infine disposto che le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato vengano definite, con DPCM, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), e in via preferenziale le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.
ACN, lascia Baldoni, Frattasi nuovo Direttore
Avvicendamento al vertice dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale: nella serata di lunedì si è dimesso Roberto Baldoni, Direttore dell’Agenzia sin dalla sua costituzione, nell’agosto 2021. Il passo indietro arriva dopo gli attacchi hacker portati avanti da un collettivo filorusso, che negli ultimi giorni ha preso di mira alcuni siti delle istituzioni italiane (senza tuttavia provocare disservizi di particolare rilevanza). Le dimissioni arrivano a sorpresa e sono dovute ad un improvviso deterioramento dei rapporti tra Baldoni e Meloni e Mantovano (che è l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica) sulla strategia cyber da seguire e sulle autonomie regionali in fatto di datacenter cloud.
A succedere a Baldoni alla guida dell’ACN il Consiglio dei ministri ha nominato Bruno Frattasi, prefetto di Roma e Capo di Gabinetto di Lamorgese al Ministero dell’interno.
Inchiesta Covid, il Tribunale dei Ministri archivia: “Scelte politiche insindacabili”
A pochi giorni dalla chiusura delle indagini della Procura di Bergamo riguardo l’inchiesta sulla mancata zona-rossa in Val Seriana, nella quale sono indagate tutte le più alte cariche governative, regionali e sanitarie dell’epoca, il Tribunale dei Ministri di Roma archivia le denunce, presentate nel 2020, contro i vertici del Governo Conte II (tra cui Conte e Speranza,chiamati in causa anche nell’inchiesta di Bergamo), ritenuti responsabili per la diffusione della pandemia.
Le motivazioni della archiviazione demoliscono l’impianto accusatorio che è stato portato avanti, in un filone di indagine parallelo, dalla Procura di Bergamo. Per il Tribunale dei Ministri “In una situazione di incertezza come quella sopra descritta non era esigibile da parte degli organi di governo l’adozione tout court di provvedimenti in grado di impedire ogni diffusione dei contagi che non tenessero conto della necessità di contemperare interessi diversi e in particolare la tutela della salute e la tenuta del tessuto socioeconomico della collettività. […] È ragionevole ritenere che un lockdown anticipato non avrebbe avuto l’effetto di evitare l’epidemia che non può quindi ritenersi provocata dai rappresentanti di governo”. Il Tribunale aggiunge inoltre che “le scelte operate dai rappresentanti del governo” fossero di “natura politica e riconducibili nella nozione dell’atto politico in senso stretto” e per tale ragione “sottratte alla valutazione del giudice penale”, ovvero insindacabili.
L’archiviazione è un duro colpo per l’indagine portata avanti dalla Procura di Bergamo: è infatti altamente improbabile che le accuse mosse da questa nei confronti di Conte e dei Ministri del suo Governo possano essere accolte da un Tribunale che ne ha archiviate altre pressoché identiche.
Lombardia, Fontana presenta la Giunta
A quasi un mese dalle elezioni regionali, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana – confermato con quasi il 55% dei voti – annuncia la formazione della nuova Giunta, composta da 16 assessori e 4 sottosegretari, più il Presidente.
La forza politica maggiormente rappresentata è Fratelli d’Italia, primo partito alle urne con oltre il 25%, che esprime 7 assessori: Marco Alparone al Bilancio (che assume anche la carica di Vicepresidente di Regione), Alessandro Beduschi all’Agricoltura, Franco Lucente ai Trasporti, Francesca Caruso alla Cultura, Barbara Mazzali al Turismo, Romano La Russa alla Sicurezza e Protezione civile e Paolo Franco alla Casa.
La Lega, partito cui appartiene il Governatore Fontana, esprime cinque assessori: Guido Guidesi allo Sviluppo economico, Massimo Sartori alla Montagna, Elena Lucchini alla Famiglia, Alessandro Fermi all’Università e Claudia Terzi alle Infrastrutture. Due assessori a testa per Forza Italia (Simona Tironi all’Istruzione e Gianluca Comazzi al Territorio) e per la lista Fontana Presidente (Guido Bertolaso, confermato al Welfare, e Giorgio Maione all’Ambiente). Un sottosegretario a testa per FdI (Lara Magoni allo Sport), Lega (Mauro Piazza all’Autonomia), Forza Italia (Ruggero Invernizzi al Controllo, Patrimonio e Digitalizzazione) e Noi Moderati (Raffaele Cattaneo alle Relazioni internazionali ed europee).
Dovrebbe arrivare invece domani l’annuncio della formazione della nuova Giunta regionale del Lazio, dove il neopresidente Rocca dovrebbe aver trovato la quadra con i partiti della maggioranza: 6 assessori a FdI, 2 a testa per Lega e FI e 4 sottosegretari.
Venerdì 10 marzo, ore 18:00